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21 ottobre 1702 - 1704 Ferdinando Priuli

Dispaccio del 8 dicembre 1702

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
resterà dunque differita la mia mossa per l’inquisitione dell’oglio sino a quel tempo che dalla Publica Sovrana Prudenza sarà creduto opportuno. Come però senza di questa riuscirà sempre più difficile l’affittarne il dacio, così io non mancarò di tutta l’attentione per ovviare le fraudi e i pregiudicii che potesse rissentire in questo mentre il publico importante interesse. Nell’ubidienza in tanto che vado prestando alle venerate commissioni dell’eccelso Consiglio contro alcuni contrabandieri d’oglio e sale della terra d’Isola, il principale de quali mi è sortito havere nelle forze, ho giusto il motivo di arricordare humilissimamente la necessità che vi è di far guardare le rive del Friul, dove i più detestabili contrabandi vi trovano scalla franca. Quando fossi provisto di feluca farei adempire anco a questa considerabile parte, non potendo azzardarsi la galeotta a quelle pericolose rive, oltre di che s’atrova di presente obligata alla custodia di questo porto, duplicati corpi di guardia e sentinelle.
Pratticati i soliti incanti e molto più l’insinuationi a parte, e promesse d’assistenza a’ dacieri per l’essatione de’ loro dritti, mi è sortito deliberare il dacio delle hosterie e molini delle ville, terminato l’ultimo decorso, per la solita condotta d’anni due, a Battista Ombrella per lire 3.320 buona valuta, non che resterà accresciuto dall’ultima affittanza lire 120 buona valuta.
Premessa però la publica suprema aprovatione, farò che resti assicurato il detto dacio con le più idonee pieggiarie, a cautione del publico interesse.
L’escrescenza del mare, rinforzato dall’impeto de venti, ha fatto diverse aperture, assai capaci e transitabili nelle mure di questo recinto, che mi è convenuto, per necessarii riguardi di sicurezza, far immediate otturare, havendomi valso della calcina di publica ragione che s’attrova qui depositata per la restauratione delle mura di Muggia. Il restante della spesa consiste in lire 55, come dall’inclusa nota. Ho dovuto pure esborsare lire 24 per uno, per spese de viaggi e giornate, alli due periti maestri muraro e marangon, che ho spediti a Pola all’obedienza dell’eccellentissimo signor Capitanio alle Rive, in ordine d’ossequiate ducali 14 decembre passato, del che tutto supplico la bonificatione, assieme con lire 60 spese nella speditione di brazzera a posta con le mie humilissime dei 8 decorso.
Sottopono con quest’occasione a’ maturi riflessi dell’eccellentissimo signor Savio Cassier il ristretto delle rendite et aggravii di questa publica Cassa, per lume alle sue prudentissime dirrettioni, e per adempire al mio humilissimo debito. Gratie etc.
Capodistria, 8 decembre 1702.

Ferdinando Priuli, Podestà e Capitanio.

Allegato: nota delle spese per i lavori di riparo delle mura (1 c.).

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.