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21 ottobre 1702 - 1704 Ferdinando Priuli

Dispaccio del 20 dicembre 1702

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
è un lungo corso d’anni che la carica di Castellano a Muggia non viene sostenuta da nobili eletti dal Serenissimo Maggior Consiglio, per la tenue sua rendita di lire 57 che li corrisponde quella communità. In questo fra tempo hanno gli illustrissimi miei precessori sostituito figliuoli di minor età o di questi nobil huomini Consiglieri, o d’altri rappresentanti della provincia, con le sussequenti publiche approvationi. Ultimamente, non essendo chi la desideri, passò in Leopoldo Piccioli, veneto, confermata l’elletione coll’incluso decreto dell’eccellentissimo Senato. Quando possi però esser restituita a patritii, che finalmente hanno inserto nelle viscere l’amore e fedeltà verso la patria, io lo stimerò sempre giusto e conferente, meritando lode l’illustrissimo signor Podestà di Pirano, che essibisce per sostenerla un suo figliuolo d’anni 21, nel che oltre il publico interesse vi s’unirà anco la carità, attrovandosi aggravato di numerosa famiglia. Una conditione sola humilissimamente aricordo, che agli elletti doverà correr obligo indispensabile nelle presenti congionture d’un attual permanenza, ch’è quanto ho debito d’esponere in obedienza a venerate ducali dell’eccellentissimo Senato 9 corrente.
Per il restauro poi delle mura di quel castello, che per me giudico di somma premura, non ommetterò l’esperienza d’incanti, né qualsisia altro mezo per promover il publico vantaggio, al qual oggeto sarebbe assai fruttuosa una mia visita momentanea a quella parte, per vedere coll’occhio prossimo il bisogno e stabilire con fondamento la polizza d’incanto; e benché posso accorrervi e restituirmi in città in poche hore per la sola distanza di sei miglia, non devo però mover passo senza il publico sovrano assenso.
Dagli intervenienti della Camera di San Lorenzo vengo avvisato che, alli 16 del corrente, il Signor Iddio ha chiamato agli eterni riposi il nobil huomo ser Giust’Antonio Boldù, rettore di quel castello. Cessata la stravaganza de’ tempi, farò che subito s’incamini a quella volta uno di questi illustrissimi Consiglieri, onde non restino que’ popoli senza il necessario governo, et assistito a quei confini il publico importante servitio. Gratie etc.
Capodistria, 20 decembre 1702.

Ferdinando Priuli, Podestà e Capitanio.

Allegato: copia del brano di una ducale datata 5 agosto 1700, la quale conferma l’elezione di Leopoldo Piccioli a castellano di Muggia (1 c.); copia del dispaccio del podestà di Pirano Giacomo Marin, datato 21 novembre 1702, che richiede sia concessa la carica di castellano di Muggia al proprio figlio Baldassarre (1 c.).

Note: il testo del dispaccio allegato, scritto dal podestà di Pirano, è trascritto e pubblicato nell’apposita sezione di questo sito.

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.