19 giugno 1701 Marco Zen
Dispaccio del 22 maggio 1702
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
dalli Consiglieri Camerali di Trieste mi viene spedita in quest’hoggi l’ingionta, colla quale mi ricercano la libertà del liberaiter rettento dal commune di Cerisana, tener di Muggia, come ho rassegnato alla Serenità Vostra in altre mie del giorno di heri. S’estendono pure detti Consiglieri nelle medesime lettere a considerare il preggiudicio che rissente quel publico, per il favore che riccevono gl’austriaci da questi sudditi con barche per il trasporto de sali; et come ho creduto risponder loro, in termini generali e di cortesia, con accenarle che, formandosi di tale arresto il processo dal reggimento di Muggia, consumato che sia non sarò per mancare dei proprii riflessi alle convenienze che meritasse il successo, così per ciò che riguarda gli accennati trasporti de sali, mi sono contenuto con ignorarne alcuna noticia.
Mentre però non sarà per innovarsi passo da me in tale materia senza il supremo commando della Serenità Vostra, non lascio d’humiliargliene colla lettera stessa questo puntuale solecito raguaglio per dipender dalle publiche sapientissime deliberationi.
Capodistria, li 22 maggio 1702.
Marco Zen, Podestà e Capitanio.
Allegato: dispaccio dei Consiglieri austriaci per il rilascio dei liberaiteri arrestati a Cerisana (1 c.).
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.