8 aprile 1651 - 1652 Marco Bembo
Dispaccio del 25 aprile 1652
N. (senza numero).
Serenissimo Principe,
fra le difficoltà, che stavano ben gravi nel ritrovar il modo per alcun trattato col Conte Illico da Cuzzi per veder d’indurlo ad alvatanarsi con le sue genti dal campo del Sangiacco Giusufbegovich d’Albania, che con poderose forze unitamente al Sangiacco di Herzogovina pensa a danni di queste parti, come da mie humilissime lettere heri trasmesse haveran osservato l’Eccellenze Vostre hoggi nasce l’appertura che con vivo callore ho dovuto abbracciarla per li rispetti somamente considerabili nel riflettere alla potenza de numerosi et bellicosi popoli di Barda sopra Albania.
Al Cavalier Francesco Bolizza, soggietto infervoratissimo nel servitio di Vostra Serenità, capita dall’istesso Cont’Illico lettera dell’alligato tenore attes’il che li ho fatto scrivere li particolari distinti nel suo privato nome in affare accennato et io in altre mie lettere con parole generali l’ho allettato alla buona dispositione, pregando Dio cadi all’ubligatione che si brama a diversione de gran mali che puotian apportare essi popoli.
Delle lettere da Clementi, luoco pure de luochi d’Albania, capitano ad esso Cavalier Bolizza che stessamente vengono occluse con una scritta in serviano bollata, diretta a Vostra Serenità, qui ingionta, accennando il padre rifformato che la trasmette nella medesima sua in copia essere delli capi di quelli popoli, bramosi che presto giunghi all’Eccellenze Vostre non ne motivando e’ me altri parli. Ho però scritto al padre stesso di nutrir ogni buona inclinatione in quelle genti a non collegarsi con Turchi; e spero qualche bene dalla distensione sua, mentre già puochi mesi fatto passare in quelle parti, col mezo del nominato Cavalier Bolizza per straordinari favori de suoi confidente, ancor che con molti rischi e pericoli, veggo che le istrutioni datele fa provare questo buono incaminamento.
All’eccellentissimo signor Provveditor Generale porto gli accennati distinti avvisi e vivo con tutto il zelo aplicatissimo al servizio della Patria. Gratie etc.
Cattaro a 25 aprile 1652.
Marco Bembo Proveditor Estraordinario.
Allegati: lettera del frate Benedetto (1 c.); lettera di Voivoda Illico Lalevich al cavalier Bolizza, ricevuta da Illico Lalevich da Cuzzi (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 3.
Trascrizione di Giulia Giamboni.