19 giugno 1701 Marco Zen
Dispaccio del 2 ottobre 1702
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
passato hieri ad altra vita patron Francesco Armachi, che sosteneva l’incarico decoroso in questa città di Governatore dell’Armi, benché da qualche tempo si rendesse inutile per le sue gravi indispositioni, n’humilio alla Serenità Vostra quest’humilissimo motivo, e di haver pure in occasione della sepoltura data al di lui cadavere fatte usare dalla milicia, sì de bombardieri che delle cernide, quelle dimostrationi che sono solite pratticarsi nei casi di tale natura, rispetto la carica da lui sostenuta. Mentre però ciò servirà in scarico del mio riverentissimo dovere, attenderà il mio debito le publiche sapientissime deliberationi per tutto ciò riguardar potesse il publico servizio a questa parte, che resta senza verun officiale a direttione di ciò che accader potesse. Gratie etc.
Capodistria, li 2 ottobre 1702.
Marco Zen, Podestà e Capitanio.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.