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19 giugno 1701 Marco Zen

Dispaccio del 9 ottobre 1702

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
concorsa la publica pietà in ducali della Serenità Vostra 20 luglio dell’anno passato ad annuire all’istanze di alcuni debitori di questo Sacro Monte, perché siano habilitati al pagamento di quanto devono, mi fu in esse permesso di estendergli quella terminatione, che coi lumi e dalle carte havessi potuto raccogliere propria per loro consolatione, e colla mira del più certo rissarcimento del Monte stesso, con incarico di rimetterla per essere colle forme solite approvata.
Ha perciò lungamente variato per molti mesi il mio povero spirito per uniformarmi ai sentimenti sovrani della Serenità Vostra estesi nelle ducali predette, e benché involata la materia per essere corsi tanti anni da che principiò il debito, contratto sino del 1676, con disordini nel giro di scrittura, ad ogni modo, ascoltate le parti, vedute le loro scritture et comprese le raggioni de supplicanti e del Sacro Monte, ho creduto, per facilitare a questo la consecutione del suo e per consolare li supplicanti per altro abbattuti dalle disgrazie e di ristrette fortune, di formare l’unita terminatione, che humilio a riflessi sapientissimi dell’Eccellenze Vostre per intiera essecutione dell’incarico e per tutto ciò che fosse creduto proprio deliberare sopra la medesima. Gratie etc.
Capodistria, li 9 ottobre 1702.

Marco Zen, Podestà e Capitanio.

Allegato: terminazioni del rettore di Capodistria (2 cc.).

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.