21 ottobre 1702 - 1704 Ferdinando Priuli
Dispaccio del 9 gennaio 1703
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
li due ultimi giorni si è travagliato sollecitamente nel porto di Trieste a caricare una tartanella, creduta da Sinigaglia o vicine rive, di proviande, e due picole marsiliane di sale. Hieri sera, nel primo oscuro della notte, si sono tutte tre sciolte da quelle aque, e come voglio credere dirretta la prima a soccorso delle truppe alemane in Italia, così non sono senza giusta gelosia che le seconde l’habbino seguitata, del che in tanto che Vostre Eccellenze ne haveranno da coteste parti le più intiere notitie, rendo raguagliato l’eccellentissimo signor Capitanio delle Rive acciò stii in attentione se veramente possino esser capitate a Fiume, come correva voce; nel qual caso mi restarebbe ancora una sospetto che detti sali possino dispensarsi nei luoghi del contado di Pisino, il che sarebbe l’ultimo disfacimento di questo dacio, che è il più importante doppo quello dell’oglio.
Il signor General d’Haiister non si è ancora restituito a Trieste, onde sto con aspettatione della risposta all’ufficio avanzatole sotto li 21 decorso, per il pratticato da segnani e triestini con Piranesi, in ordine a venerate commissioni dell’eccellentissimo Senato che saranno sempre dalla mia rassegnatione intieramente obedite. Gratie etc.
Capodistria, 9 gennaio 1702, more veneto.
Ferdinando Priuli, Podestà e Capitanio.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.