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21 ottobre 1702 - 1704 Ferdinando Priuli

Dispaccio del 20 febbraio 1703

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
doppo esser stata inseguita da vascello francese nell’aque di Rovigno una marsiliana partita da Trieste e dirretta per Buccari, carica de Sali, è approdata in porto a Pola, dove ha parso a quel illustrissimo rappresentante di fermarla e farla con destra maniera custodire da una delle publiche navi, come Vostre Eccellenze si degnerano osservare dalla sua inclusa, e constituto del patron di detta marsiliana. Soggettato il caso a questa carica, e considerata da me materia di golfo, custodito il bastimento istesso da nave soggetta alla dirretione dell’eccellentissimo signor Capitanio delle Rive, ho creduto non potermi ingerire, ma dover lasciarne la dispositione alla sua prudenza; tanto più che, havendomi Sua Eccellenza già giorni partecipato d’haver fatto fermare altra peota con carico de sali imperiali, senza aggiongermi i motivi, sono in oscuro quali possino esser le publiche commissioni che tiene in questo proposito. Osserveranno però l’Eccellenze Vostre dal rescritto che ho avanzato all’illustrissimo signor Proveditore di Pola, non esser stati da me ommessi quei riflessi che ho creduto possino concordare con la rettissima publica intentione, che sarà nei casi soggetti a questa mia condotta con humilissima rassegnatione sempre incontrata. Gratie etc.
Capodistria, 20 febbraio 1702, more veneto.

Ferdinando Priuli, Podestà e Capitanio.

Allegato: dispaccio del rettore di Pola a quello di Capodistria (1 c.); costituto del padrone della barca fermata (1 c.); dispaccio del rettore di Capodistria a quello di Pola (1 c.).

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.