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24 luglio| 1702 Giulio Pasqualigo

Dispaccio del 24 luglio| 1702|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
dalle copie de costituti inserti raccoglierà la publica ossequiata maturità l’operatosi dalle navi francesi in quest’acque, coll’incendio della peota di patron Antonio de Rovi, asporto delli colli tutti di mercantia e groppi di dannaro, che portava a luoghi della Dalmatia, Ragusi e Castel Nuovo, la schiavitù d’un turco e due altri mercanti bossinesi, e finalmente la violenza esercitata verso Orzato de Mezo nel farsi rilasciare una fede a loro sodisfatione. A costituti stessi non reputo disdicevole d’unire due altri dati il giorno di hieri, e questa matina dalli Merighi delle ville delle Prementore e Medolino, quali, se bene furono da me in copia humiliati anco alla carica superiore di Capo d’Istria, giusto alle prescrittioni venerabili di Vostra Serenità, ad ogni modo rappresentandomisi quest’appertura, stimo capo di publico servitio di precorrere la notitia anco alla sovrana vigilanza di Vostra Serenità. Gratie etc.
Pola, 24 luglio 1702.

Giulio Pasqualigo, Conte e Proveditor.

Allegati: costituti riguardanti l’incendio di un bastimento mercantile veneziano da parte dei francesi (4 cc.).

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.