8 aprile 1651 - 1652 Marco Bembo
Dispaccio del 22 maggio 1652
N. (senza numero).
Serenissimo Principe,
dietro a gl’avisi che circa li nemici confinanti portai a notitia di Vostre Eccellenze in lettere di 16 del corente, s’è inteso con fondamento di quella certezza che per via di nuovo Pazaro ultimamente sian scorsi cinque mille e settecento gianizari venendo da Costantinopoli, dricciati con solecito viaggio verso il Bassa della Bosna, riffertosi di più da un Turco capitato a Pogdoriza et che in compagnia delle genti suddette ha viaggiato sino al detto luoco del nuovo Pazaro, che per altra parte passavano tra Bassa col rimanente dell’essercito; non sapendo di quale numero quello fosse, uno de quali, cioè il maggiore sopragionto da ordini regii in Andrianopoli, sii rittornato a dietro, li altri due prosseguendo per strada di Sofia, motivandosi l’instinto de Turchi aplicato per l’attacco d’alcuna piazza in Dalmatia; questo aviso ancor che poss’esser per altra parte gionto all’eccellentissimo signor Provveditore Generale, solecitamente glie lo trasmetto colla copia de constituti, considerandosi che quando vi segua, sii per acresser non piciol molestia a questi luochi, per il coraggio che s’aumentarà in Turchi vicinanti da così valida forza di luntano soccorso et che sussitar puotranno alcun gagliardo tentativo a danno de sudditi et quel più l’occasione l’appartasse, che Dio Signore mai gle lo permetta, prospera. Al principio di che vedesi aplicato il Sangiacco Giusufbegovich d’Albania, mentre per quello s’ha pure da rellationi confidenti chiamato per comandamente reggi di portarsi in Bosna et unirsi a quel Bassa, sta renitente et per appalliare con pretesti d’honestà l’inobedientia, si teme sii per far ogni possibile per acresser humori a’ confini et di tentar il riacquisto di Zuppa, tenendosi per certo che sii capitato a Scutari, et d’indi dover quanto prima portarsi in Podgorize ove è solito far campo et ivi delliberato nel fatto delle sue rissolutioni. Io non cesso da tutte l’avertenze, ma si come il dubio de tentativi medemi et grave et molto verissimile, così urgente si conosce la presta espeditione de recapiti motivati devotamente all’Eccellenze Vostre in mie di (?). E’ capitato il calize con una pianeta e messale delliberati da Serenità Vostra per la chiesa della Santissima Assonta in Albania, che tutto si consegnarà al prete fra’ Grabrielle da Croia in conformità de sovrani voleri dell’Eccellenze Vostre, espressimi in ducali di 16 marzo caduto. Gratie etc.
Cattaro a 22 maggio 1652.
Merco Bembo Proveditor Estroardinario.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 3.
Trascrizione di Giulia Giamboni.