20 luglio| 1703 Zorzi Corner
Dispaccio del 20 luglio| 1703|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
intrapreso da me l’esercitio di questa carica, prima di render tollerabilmente abitabile per mia vile persona un solo mezado terreno, ho convenuto ritirarmi in casa privata per più giorni e lasciar in altra casa la mia numerosa famiglia e robba.
Nel sudetto mezado ove dimoro non son sicuro né dalle pioggie né dal vento, né da mal viventi perché il colmo infracidito principia cadere, non vi son telari né vetri, né scuri né porte che fracide. Un contiguo mezadino affato senza pavimento e gli altri tutti del primo solaro la maggior parte in pezzi. Il coridore è affatto impraticabile, la scala di pietra scostata un piede dal muro con evidente pericolo seguendo come principia a cadere si spezino li scalmi, né più saranno per rimetterla, et in fine tutta la fabrica in massimo precipicio e bisognosa di subito riparo, perché non risenta spesa maggiore la Serenità Vostra in caso di rovina. Questa umile relazione attesterà l’atention mia indifessa al publico servicio pronto sempre alla veneratione de publici sapientissimi decreti. Gratie etc.
Portole, 20 luglio 1703.
Zorzi Corner, Podestà.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 84.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.