• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

1 marzo| 1704 Vincenzo Gritti

Dispaccio del 22 marzo| 1704|


N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
sono comparsi a rassegnare le loro persone a questa carica li due Sargenti Maggiori Pietro Lazarini e Geronimo Bocchina, spediti dalla Serenità Vostra con ducali del primo e sei stante, in luoco degli altri due Francesco Marca Valazzi e Lorenzo Ansoisio, che ritornano all’ubidienza sovrana delle prime dispositioni con il merito d’haver prestato l’opera di buon servitio, essendo stati saldati dall’eccellentissimo precessore Priuli delle loro paghe per tutto il corso del mese corrente. Quale poi si sia la costitutione di questa Camera, ritrovata totalmente priva di soldo di ragione libera, degnerà la venerabile inteligenza dell’eccellentissimo Senato rilevarlo dalle somme dell’annesso ristretto, che dimostra le note dell’entrata et uscita, col divario che vi si raccoglie di lire dieci sette mille settecento, e sessanta una, soldi disnove, all’anno, che va diffettiva, oltre le spese estraordinarie di cavalcate, galeotti et altro. Mentre perciò mi conosco in debito preciso d’humiliarne la notitia riverentissima alla venerata cognitione della Serenità Vostra, in adempiemento intiero de miei ressegnatissimi doveri, vado versando nello studio di rendere abbocati quattro piccoli datii che corrono per conto publico, con la speranza di vederne sostenuta la rendita almeno al segno delle passate condotte.
Resosi poi inutile all’uso del tiro il falconetto che serviva alla compagnia de scolari bombardieri di Pirano, e comparso quel Capo ad esponermi la notitia, e non attrovandosene alcuno nei deppositi di queste munitioni, crederei conferente, quando però così paresse alla Serenità Vostra, ordinare che fosse trasportato alla Casa dell’Arsenal, perché proveduta l’urgenza con altro sufficiente al bisogno, possa esser continuato l’impiego di quel tanto necessario esercitio.
Continua a trattenersi nella terra d’Isola il zelo del nobil huomo ser Maria Boldù, Consiglier, a sostenere le parti della publica rappresentanza, ritrovato alla medesima nel tempo del mio arrivo alla carica, dove va estendendo gli effetti della prova lodevole applicatione nel servitio di Vostra Serenità con contento di quei sudditi, e progredirà ad attendere la comparsa del successore.
Attrovandosi poi fermato in Trieste per ordine di quel Comandante Giacomo Vallon da Grao, dove vi si condusse per effettuare l’esigenza di certo suo credito, sono comparsi Mattio e Biasio, di lui figliuoli, a presentarmi l’annessa scrittura, ad oggetto però che dal contenuto della medesima raccolga l’intelligenza sovrana dell’Eccellenze Vostre l’intiero dell’informationi l’unisco alle presenti riverentissime, non lasciando d’aggiungere essermi pervenuto aviso che velegiando il giorno d’hieri le due navi francesi comandate dal Kavalier de Buchier, con tre tartane di conserva, verso la punta Salvore, rinfacciate dalla forza di vento contrario, sono state necessitate a rendere il bordo e rivolger le propre alla volta di Rovigno.
Pervenutemi poscia le ducali della Serenità Vostra dei 15 stante, che mi comandano d’andar sovenendo la compagnia delli sudetti scolari bombardieri di Pirano con la somma di ducati cento, a conto del credito che tengono, per li tiri al bersaglio, in mancanza di soldo libero con quello di ragione ubligata, et essendone la Cassa totalmente priva, com’ho di sopra humiliato alla Serenità Vostra, mi son valso del settimo soldo, havendo l’eccellentissimo precessore portato secco tutto il resto di queste ragioni, come ne rasegno la notitia in consonanza all’eccellentissimo signor Savio Cassier dell’eccelso Consiglio per li necessarii riscontri.
Altro avviso mi giunge dalla parte di Trieste, che sia stato spedito da Segna un Capitanio alla parte cesarea, a supplicar aprestamenti d’artigliaria per armar li bastimenti da loro presi, ubligandosi di munirli con le proprie persone e, se più occoresse, con l’agiuto de vicini, per continuare con più vigore nell’esercitio del corso, e ch’anche in Fiume viene fabricata una tartana di portata di dodeci pezzi di cannone, la quale per la metà del mese venturo sarà in pronto per essere gietata all’acqua. Gratie etc.
Capodistria, 22 marzo 1704.

Vincenzo Gritti, Podestà e Capitanio.

Allegati: relazione riguardate alcune vicende occorse al padrone di nave Giacomo Vallon (1 c.); costituti sulle stesse vicende (1 c.); lista dei dazi e delle spese sostenute dalla camera fiscale di Capodistria (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 85.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.