• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

14 giugno| 1703 Domenico Contarini

Dispaccio del 8| luglio| 1704|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
sin li 14 giugno 1703 humiliai alla Serenità Vostra con altre mie il stato di questo pubblico palazzo e Cancelleria, che ricercano pronto ristauro a causa del stato in cui si attrovanno per le piogge e venti, rendersi inhabitabili e minacciano cadutta, come ultimamente successe d’una finestra della Cancelleria medesima. A tale humiliata instanza, con benigno rescritto, Vostra Serenità ha disposto et impartito al Podestà e Capitanio di Capodistria di quel tempo perché spedisse il perito ad osservare il bisogno, come in effetto esseguì, e poscia capitato inconsintir nel palazzo ad operare, ma lasciando il più bisognevole, partì senza haver perfezionato l’opra necessaria, a segno tale che l’Archivio e volumi delle scritte sono quasi tutti dall’umido che ricevano imarcitii, né si discerne più le lettere del loro contenuto.
Quali siano stati gli ordini sopra ciò impartiti al predetto Podestà e Capitanio di Capodistria io mai li seppi, e benché imminente sii per seguire la mia partenza per cotesta riverita patria, essendo verso il fine di questa mia reggenza, non di meno il stato in cui essi publici luochi si attrovano, mi stimolano ad humiliarli le presenti, per quei compensi che stimasse la Serenità Vostra più proprii. Gratie etc.
Grisignana, li 8 luglio 1704.

Domenico Contarini, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 85.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.