2 luglio| 1705 Tomaso Morosini
Dispaccio del 15 luglio| 1705|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
estesa la mia atentione al stato del Santo Monte di Pietà, et al Fontico, et altri luochi pii di questa città, principali anzi unici fondamenti dell’università di questi poveri habitanti e distrituali, ho trovato in uno e nell’altro luogo, cioè Monte e Fontico, delli intachi e debiti rilevantissimi, da lunghi anni sino ai più prossimi tempi invalsi, che come han commosso l’animo mio al compatimento, così m’hanno egualmente stimolato al possibile rimedio; ho per ciò creduto bene e propria risolutione, d’invitare li debitori a saldare le loro partite nel termine di mese uno prossimo, e per facilitagliene il modo, di rilasciarle in dono i driti, e le pene spetanti al reggimento con la cominatoria, mancando di abbracciare l’invito di procedere alle più summarie e rigorose essecutioni, e ne vado insinuando l’effetto a misura del stato dei debitori stessi per far questo bene ai detti pii luoghi, per aumentarle i capitali combatuti da questi pessimi casi, e preservarli con l’essempio del publico patrocinio.
Occorrendo a questa publica galeota alcuni arnisi contenuti nell’annessa fede, supplico riverente la Serenità Vostra di dar ordine, perché siano consignati al caichio della stessa, che spedisco a posta a riceverli; onde proveduta del bisognevole, possa rendersi atta al corso et alle occorrenze publiche di questo reggimento.
Pure le publiche prigioni hanno bisogno di qualche accomodamento per la sicura custodia de rei e per li effetti della galera (?), onde tutto humilio alli sovrani beneplaciti della Serenità Vostra in testimonio della zelante applicatione alle piò precise incombenze della carica. Gratie etc.
Capodistria, 15 luglio 1705.
Tomaso Moresini, Podestà e Capitanio.
Allegato: nota con lista degli effetti di cui necessita la pubblica galera (1 carta).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 86.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.