2 luglio| 1705 Tomaso Morosini
Dispaccio del 9| settembre| 1705|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
continua l’infestatione de banditi, non ostante che il primo del corrente sortisse alla publica feluca d’arrestarne due, et ammazzarne uno, che per esempio è stato apeso alle forche per essecutione della sua sentenza, e questi erano dell’ordine de contrabandieri di sale di Pirano, che tanto pregiudicano al publico patrimonio nei partiti del Friuli, e di Trevisana, e si accrescerà la molestia a’ poveri suditi per ogni luoco della provincia coll’avanzarsi della stagione al rigor dell’invernata, nella quale non trovando da vivere alla campagna si geteranno nelle ville, e ne luochi murati dove si lasciano vedere anco presentemente, e pongono in riflesso il decoro della publica rappresentanza nella vicina occasione di dovermi portar ad espurgare le cernide, et riempire li roli secondo il publico servitio, et il commando di Vostra Serenità con l’assistenza d’una sola galeota, quando la congiontura richiedarebbe che fosse adempita la fonzione con tutto il publico decoro, e con tutta la magior ubedienza de suditi, onde si rendarebbe necessaria almeno l’assistenza di un’altra e qualche publica deliberatione per i banditi. Gratie.
Capodistria, 9 settembre 1705.
Tomaso Moresini, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 86.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.