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13 marzo| 1705 Zuane Premarin

Dispaccio del 27 luglio| 1705|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
rassegnato alle supreme commissioni della Serenità Vostra, in data di 9 luglio cadente, resemi li 15 dello stesso, drizai subito l’ochio dell’obbedienza mia ad ogni mezo, onde sortir pottessi il miglior lume, per humiliare alla Serenità Vostra le più chiare informationi del presente statto della communità, et Fontico di questo loco. Principiando come più anticha d’origine dalla communità, essendono le rendite sue a lire 15 mille circa, et l’esito essendo maggiore tra salariati et spese estraordinarie, al presente va debbitrice di qualche summa, e creditrice insieme di lire 2.376, ma d’essazione difficile per la coraggiosa confidenza (?) de debbitori ostinati. Passando al Fontico, dove corono maggiori l’invilupi e gl’abusi, possedeva egli sino dal 1680 in formenti e farine effetivi et in dispensa, stabili, oglio, contanti e crediti de debbitori, in tutto la summa di lire 93.329, hora, con mustruoso degrado, non ha in cassa che sole lire 9.865 soldi 18, in farine et formenti abituali, lire 8.775 soldi 4, in deti e dete in varie dispense, da riscuotersi il soldo negl’agosto (!), ottobre, novembre et febraro vinturi, lire 34.374 soldi 5. Da molti debbitori poi egli va creditori di lire 30.397, che sono ineseggibili, et si chiamano debbitori in monte, per l’antichità loro, per la morte, et anichilamento di quelli che li contrassero; lire 17.662 in beni stabili, detenuti dai debbitori medesimi, cui sono statti retrocessi per decreti degl’Eccellentissimi Inquisitori in Provincia, (con) conditione di annual pagamento al Fontico sino all’estintione del debito, questa però per imaginatione effetuandosi, resta il Fontico senza stabili, e senza alcun rissarcimento. Altra summa de debbitori diversi, lire 32.106 soldi 2, e questi eternano il pagamento con decreti carpiti da Superiori della Provincia, che con zelo autorevole dano mano inocente al disordine, altri de suacenati debitori asportate precedentemente dal fontico lire tre mille, incalgiato (!) aparente litiggio fra due di loro davanti agli eccellentissimi Consiglieri, ma veramente d’acordo fra loro per mai terminarlo, core scoperto da molto tempo il publico credito. Alcuni con suffraggi penali a Ministri, et con altri infiniti disordini, rendono vana questa importante essatione con rischio eccedente dell’ultimo esterminio del Fontico. Tutto ciò humilio con due fedi giurate di questi Ministri, soto i precedetissimi publici reflessi, a lume delle sovrane venerate delliberationi di Vostra Serenità. Gratie etc.
Rovigno, li 27 luglio 1705.

Zuane Premarin, Podestà.

Allegati: fedi che attestano la consistenza della cassa del fondaco (1 carta); fedi che attestano la consistenza dei capitali del fontico (1 carta).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 86.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.