14 ottobre 1706 Marc’Andrea Venier
Dispaccio del 14 ottobre 1706
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
sopra l’instanze di Vido Antonio Poli, Caporale nella compagnia del signor Capitan Alvise Concelli di Sua Maestà Cesarea, fu retento appresso le porte di questa terra Angelo Pompeo Ducanti della città di Fano, con imputatione d’haver rubbato molta argentaria nelli conventi delle monache e padri Domenicani di detta città, spedito in traccia del medesimo dall’Illustrissimo et Eccellentissimo signor Prencipe Arcolani, Ambasciatore di Sua Maestà Cesarea appresso la Serenità Vostra. Constituito, il detto Ducanti asserisce in suo constituto essergli state consegnate molte argentarie da una sua sorella monaca in San Michiel Arcangelo di detta città, quale le fu hieri sera levata nella città di Trieste d’ordine di quella giustitia. Humilio però in copia sotto i riflessi infallibili della Serenità Vostra l’espositione del detto Caporale con il constituto del reo retento, perché degnino prescrivere quanto l’Eccellenze Vostre conosceranno espediente. Non ommetto pure di rassegnare alla Serenità Vostra haver dato ordine al Camerlengo di questa comunità di farli le spese necessarie nei giorni che qui restasse, con sicurezza che da Vostre Eccellenze sarà fatta la comunità redintegrare. Gratie etc.
Muggia, li 14 ottobre 1706.
Marc’Andrea Venier, Podestà.
Allegato: costituto del retento (2 cc.).
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 87.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.