• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

29 marzo| 1706 Andrea Baseggio

Dispaccio del 10 maggio| 1706|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
subintrando all’incarico da Vostra Serenità ingionto al mio precessore, sortisce all’impiego della dovuta mia applicatione rilevar gl’usurpi de’ beni communali di questa giurisdicione, parte otiosi e parte coltivati senza titolo. Furono questi, con decreto di Vostra Serenità 4 decembre 1452, lasciati per uso e godimento de’ poveri communi, con espressa prohibitione d’ogni imaginabil alienatione a’ particolari. Arenata nel corso degli anni l’osservanza alle publiche prescritioni, sono stati universalmente venduti, livellati, divisi e disposti, onde a tali disordini stabilì Vostra Serenità l’anno 1557, 28 zugno i più adeguati compensi, dichiarando nulla qualunque sorte de’ sudetti contratti, con cominationi di pene severe a’ contrafacienti, ma in contrasegno della publica sempre inesausta pietà, concesse mese uno di termine a chi raveduto havesse fatto libera rinoncia in scrittura, et in effetto di detti beni alli communi, e come in essa parte che occlusa in copia s’humilia. Prevalsero alla gracia dell’indulto, et al debito dell’obbedienza, i riguardi al privato interesse, e con detestanda pertinacia vedonsi al giorno d’hoggi le sopracenate contrafationi contro il publico riveribile sentimento. Quindi è che con defraudo del publico oggetto resta scarsa d’habitanti questa vasta giurisditione, perché se ben alletate le famiglie estere dalla dolcezza della publica sovranità, esperimentata da’ parenti loro che bramano passare in queste parti sotto il felicissimo dominio di Vostra Serenità, convengono abbandonare l’intento, mentre ne’ communi non trovano terreni per il loro sustentamento, usurpati come sopra nella maggior parte da’ particolari. Se ben però l’essecutione di detta parte 1557 resta anco vigorosamente commessa al zelo de’ publici Rappresentanti, m’eccita l’infinito mio rispetto ad humiliar avanti d’alcuna pro(…) la serie a’ supremi voleri di Vostra Serenità per venerarne i commandi. Gratie etc.
Pola, li 10 maggio 1706.

Andrea Baseggio, Conte e Proveditor, con giuramento.

Allegato: parte dei Pregadi del 1557 contro l’usurpazione dei beni comunali da parte dei privati (2 cc.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 87.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.