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24 marzo| 1709 Ferigo Calbo

Dispaccio del 24 marzo| 1709|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
io tributo all’augusta grandezza di Vostra Serenità e dell’Eccellenze Vostre un primo uso delle mie costanti sommissioni da questa carica, con la divota notizia d’haverla or ora intrapresa. Ella mi resta consegnata dal nobil huomo ser Filippo Donà, da cui, sostenuta con somma singolare prudenza e virtù e con intiero contento di questi sudditi, parte adorno del merito, che le concilia sempre maggiore anche il recente spirato servitio. Io havrei ben forte ragione d’apprenderlo, sgomentato l’animo dal confronto, troppo povero d’habilità e di talenti. Ma se rifletto all’ottima esuberante volontà et all’operoso ferventissimo zelo, con cui ad immagine dei miei maggiori mi preffiggo di ben servire a Vostra Serenità ed alla patria, ha l’ubbidienza, onde raccogliere abbondanti motivi del suo conforto, tanto più giusti quanto nell’atto istesso della mia ellezione, adorò già l’ossequio divoto un primo impegno del generoso clementissimo compatimento di Vostre Eccellenze ed un effetto insieme della publica reale munificenza. Grazie.
Pinguente, 24 marzo 1709.

Capitanio di Raspo.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 89.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.