21 marzo| 1709 Reniero Premarin
Dispaccio del 9| maggio| 1702|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
humiliati alla Serenità Vostra con mie ossequiosissime lettere di 10 e 26 scaduto i sospiri di questo numeroso popolo per la provisione di formento che gl’occorre per suo mantenimento, e le angustie che gli cagionano le rigoros’insistenze delle barche armate qui dimoranti ch’interdicono l’unica via del mare, che dal principio di sua fondatione lo ha sostenuto, s’attendeva il benignissimo supplicato rescritto per quest’indispensabile sovegno: nella protratione di questa speranza accresciuto il bisogno con il consumo del poco avanzo del fontico, è riuscito vano il tentativo fatto in Capodistria et a Pirano con messo spedito d’haverne qualche soccorso e ritardando la disposta provisione dalla Dominante con Nuntio costà venuto, ha la mancanza ridotto a gl’estremi l’afflitioni di questi miserabili; languenti per non morire di fame, da questa sforzati hanno fatto scaricare 400 stara circa dalle barche di Carlo Sponza, e Domenico Bagnolo, ch’erano per costà destinati; se la pietà di Vostre Eccellenze non asciuga le loro lagrime da tali accidenti spremute non vedono scampo alla total loro sciagura; io la supplico colle sommissioni del cuore, e la Serenità Vostra padre amoroso le concederà colle sue implorate gratie etc.
Rovigno, 9 maggio 1709.
Renier Premarin, Podestò.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 89.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.