17 luglio| 1617 Piero Querini
Dispaccio del 15 febbraio| 1618|
N. (senza numero)
Serenissimo principe
L’eccellentissimo signor general Belegno ha significato alli illustrissimi rettori, provveditore di Zara et a me l’ordine che tiene da Vostra serenità circa diversi aciustimenti et riguardi che si debbono haver a questi tempi et in particolare il giovamento che apportarebbe alle cose publiche l’haver attestationi da ministri turcheschi di qual modo che nelle medesime lettere si contiene. Questo carico, raccomandatomi dalli predetti signori, è stato da me assunto con quella prontezza che è di mio debito et essequio con tutta quella maggior diligentia et celerità che ha comportato la natura del negotio, per sé stesso assai difficile, al qual effetto essendomi oltre le cause scritte nelle precedenti mie trattenuto in campagna dove tuttavia mi trovo, col mezo di un turco principale, persuaso con l’evidentia del fatto, ne ho conseguito una scrittura del contenuto che vederanno dall’inclusa copia in turco. L’autentico lo invio nella città alli predetti signori, acciò possano destinando all’eccellentissimo signor general predetto per mandarlo a Costantinopoli, come ci scrive. Avisai riverentemente nelle precedenti mie alla Serenità vostra essermi capitato a notitia che nel paese arciducale si faceva dal conte di Sdrin grosso ammassamento di gente verso Carlistot, et hora mi occorre aggiunger essermi riportato che si siano ritrovati insieme ad Uduina, luoco turchesco a quella frontiera, tre sanzacchi, cioè Osman Begh, Sulficar Bassà et Mustaf Begh Husaimovich senza sapersi la loro intentione. Io non manco di star su l’aviso et di quanto mi capitarà a notitia non tralasciarò di significarlo riverentemente all’Eccellenze vostre illustrissime. Gratie.
Di Grast nel territorio di Zara li 15 febraro 1617 [m.v.]
Piero Querini provveditore generale della cavalleria
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro