1640 Carlo Contarini
Relazione
Serenissimo Principe,
per non lasciar io, Carlo Contarini, lo mio ritorno in Patria senza rifferire il stato delle cose essentiali osservate nel corso di mesi quindeci che mi sono intrattenuto nella Provincia d’Istria al govierno della carica de sali, alla cura de i confini, di militie et d’altri publici interessi da quella parte et alla conservatione della publica sovranità sopra quelli mari, portarò questo poco di tedio alla Serenità Vostra et a Vostre Eccellenze con intensione che dall’imperfettione di questo mio poco discorso ne venga cavato qualche frutto al servitio publico per il quale vi applicai tutta la mia vigilanza et ogni parte del mio riverentissimo debito.
Nel circuito di quella provincia che principia in San Giovanni di Duino e termina nel monte maggiore verso il Quarnaro circondata da carsi o monti che la sepparano dalle provincie austriache del Cragno et Vinadol, ressa sottoposta a questo dominio la parte solo da Muggia fino in Albona, nominata Istria veneta.
De reggimenti spediti, delle giurisdittioni de nobili veneti del marchesato di Pietra Pelora et del Capitaneato delli due Castelli tenuto alla giurisdittione del reggimento di Capodistria non portarò a Vostra Serenità altro disturbo, certo in altro tempo tutto sarà stato rappresentato. Ritrovo ben la provincia goder qualche fertilità d’ogli, vini, biade et frutti particolarmente nella parte estrema verso Pola ove la fabbricatione di quel forte et la cura che d’esso viene tenuta in riguardo anco della qualità di quel porto, fa credere sia nelli Principi vicini delle male inclinationi, mentre con l’annona della Provincia alli Stati Austriaci che non patisce molta difficoltà, quando fosse tentata la sorpresa d’essa, si ritrovano facultà di poterla munire et vettovagliare con li commodi che tengono molto vicini et li sudditi di Vostra Serenità, che privano in buona parte il mancamento delle acque, alimento tanto necessario, l’aere poco bono et alcuna volta delli pregiudicij da chi vengono governati, ne havendo ricorso proprio, che vagli alla loro sodisfattione si lasciano persuader all’essilii, restando gran parte d’essa provincia all’indiscretezza de novi habitanti, tutti applicati alle rapine et altri eccessi senza alcun rispetto della giustitia.
La città di Capod’Istria ch’è fatta metropoli non ritiene in se quelli commodi che solleva godere e con lunghezza di tempo solo si può rimettere et nelli sudditi si ritrovano non in tutti buona dispositione, memori della publica deliberatione sopra il negotio de sali levato loro et per la congiontione e conivenza vengono col Petazzo, Capitono di Trieste, dal quale non viene omessa cosa che vagli per captivare l’animo di quelli habitanti nell’avvantaggio di Cesare, il che alcuna volta rende difficile la penetrazione delle risoluzioni di quello per li rimedij et a diversione, per indagatione de quali non è stato da me omesso cosa vagli, come mi fu commesso da Vostra Serenità et so esser riuscito di suo servitio et senza publico interesse. Per tali et per altri publici rispetti, stimarei molto propria la deputazione di qualche numero di militia pagata alle porte di quella città, come si osserva in altri confini, overo avvantaggiata in numero et di conditione, quella che al presente serve in quel castello, essendo solo otto soldati et con paga di soldi otto al giorno, come anco sentirei il numero di quelle porte regolato senza inovatione dell’unica che si ritrova per l’entrata di Terra, permettendo l’uso di quelle necessarie al comodo della città et al negotio de sali, tutte però meglio custodite.
Il monte di Pietà regolato dalli ordini prescritti da Vostra Serenità nelli tempi presenti non gode quel commodo soleva ricever prima et grandissimo è il pregiutitio che riceve dal banco vicino della Terra d’Isola, nella rinvocatione della condanna di quello stimo proprio non admetterlo, ne l’altri in quella Provincia in avantaggio del predetto monte et con utile de sudditi in riguardo dell’interesse maggiore porta il commodo delli predetti banchi che è con cinque per cento di più almeno. Il fontico di quella città merita esser conservato et il capitale di quello augumentato mentre porta grandissimo utile al publico nell’essito de sali con la prontezza nel ricevere li grandi in quello condotti da Cranici nell’occasione predetta.
L’entrata publica in quella Provincia per quello ho potuto penetrare consiste nell’utile de sali, d’ogli, che riesce maggiore secondo la fertilità, valendo molto in publico avvantaggio la vigilanza de Rappresentanti a quali resta l’obligo per quelle. Il stato della Camara è deteriorato per gli accidenti di peste et ogni applicatione per il suo sollievo sarà propria con regola megliore come so haver rappresentato in altro tempo in obedienza delle publiche commissioni.
La cura principale appoggiata all’obligatione della carica è stata disposta nella dispensa et essito de sali, nella diversione de contrabandi a sudditi et a gli esteri ogni comodo di quelli per vedere nella patria sola utilità così rilevante, di più anco che l’incanevo d’essi sali fosse ben custodito et per quelli ne fosse tenuta scrittura così chiara che con facilità possi apparire questo publico capitale ridotto al presente, non compresi li sali da Pirano a moza trentatre mille trecento in circa che rilevano stara quattrocentotrentadue mille, come tutto apparisse nelli conti sarano presentati all’Officio Illustrissimo del sale con il tempo dell’incanevo di quelli per mano di quel scrivano sia quello seguita et da qual libro venga il lume di quello, il danaro di publica ragione impiegato in quelli sali et ogni’altro particolare nel predetto conto vi sarà, che possi valere di publica sodisfattione et a conoscer fondatamente questo rilevantissimo interesse, accresciuto nel tempo del mio humilissimo servitio moza 18mila tutto riposto in magazeni sufficienti, ben sicuri d’ogni ingiuria e della miglior conditione habbi permesso il stato di quella cadente città si che spero in questa parte ben sodisfatta la mia obligatione.
Considerabile è l’utile cavato da Vostra Serenità dal principio fu assunto questo negotio, tutto capitato nelli publici erarij, senza aggravio de sudditi et d’oro estratto da stato alieno, consideratione che può facilmente persuader la publica prudenza a fermare la fabrica di saline estere et a divertire li contrabandi in sudditi acciò le caneve publiche vadino propagando con avantaggio maggiore.
L’essito de sali da publici magazeni è seguito con quella circonspittione et osservanza perpetua il publico interesse, ne havendo ritrovato per li sali vecchi alcuna obligatione sopra quelli è stata tutta la mia applicatione et esperimentato l’esito predetto con la campreda tratta senza equivoco alcuni dalli libri de scrivani morti, non è riuscito con il calo in ragione meno di due per cento, come dalli predetti conti apparisse chi in negotio tale et nel dubio della mente publica di pregiuditio maggiore per li disordini rappresentati viene stimato insensibile.
Il datio della nova importa al quale sono obligati li sali venduti per mano del publico espeditore viene riscosso dal medesimo con pregiudicio di Vostra Serenità poiché questo unico mezo, che può valere un negotio così geloso, di cautione et di certezza nell’isperimentar l’essito viene con tal mezo levato che perciò mio riverentissimo senso è sia quello riscosso per altra mano per affitto, over in altra maniera più propria.
La deputazione per la vendita de sali et per l’incanevo di quelli nelli publici magazeni si come deve riuscire in persona fedele et d’ogni conditione migliore, così stimo dover escluso ogn’interessato nella materia de sali, consistendo in questi due soli ministri ogni publico interesse con le obligationi et regole necessarie.
Per non veder il publico ingolfato nella quantità de sali che può esser augumentata, come è succeduto l’anno presente et mentre non possi ritrovarsi facilità all’essito per il quale con lettere et con la viva voce a publico avvantaggio et a commodo de sudditi, ho rappresentato il mio senso in diversi tempi per la diminutione del precio, per la dispensa de proprij nel stato di Vostra Serenità, per la levata dalli magazeni di Pirano al bisogno della Patria del Friuli, dove ne capitano di quella natura molti contrabandi, come avvisò l’Illustrissimo Signor Generale di Palma l’anno 1631, che riuscirà con avantaggio considerabile et con grandissima sodisfattione di quelli sudditi, mentre con tal mezzo si darà commodo al ricovero di quelli sali tanto necessarij; stimerei perciò propria la deliberatione sopra la quantità de sali potesse esser fabricata et a quel tempo terminata: questo particolarmente in Pirano dove l’essito non è così pronto, il ricovero più difficile e tardo a publico pregiudicio, atrovandosi al presente per mancanza de magazeni in mano de particolari esposto a contrabandi 40mila stara di sale in circa: ricovero tante volte da me con la viva voce et con le mie lettere supplicato, che non può seguire solo che con la speditizione de vasselli da questa città per la levata de sali vecchi. Sopra quelli ogni rissolutione sarà propria per vedere quanto prima l’incanevo loro terminato per avvantaggio delle publiche caneve, le quali restano molto pregiudicate dalli sali che si ritrovano nelle mani de particolari e nella presente urgenza repplico quanto portai con mie lettere di 17 decembre passato. Tutti li sali da quella parte di condittione non buona che perciò nella rinnovatione di quel partito stimo necessaria qualche regulatione et per avvantaggiar la conditione di quelli, obligar li sudditi all’accomodamento delle saline nel mese di marzo stagione propria, et come furono da me per ordine di Vostra Serenità avvertiti, non permettendo l’uso solo che di quelle anco nel tempo predetto. Li sali fabbricati nelli tre anni precedenti da quella parte et raccomandanti alla cura del scrivano mira per mano del quale è seguito l’incanevo di quelli sono moza 11mila in circa per li vecchi stimati di quantità eguale ogni certezza sarà nell’Ufficio Illustrissimo, dove intendo attrovarsi li libri di quel tempo.
Il quinto de sali permesso a Piranesi porta grave pregiudicio, facendo concorenza alle caneve publiche, mentre molti proveduti da quella parte senza quel commodo sarebbero astretti portarsi alle caneve di Capodistria con avvantaggio di Vostra Serenità; stimo però utile nella rinovatione del predetto partito conceder solo quella quantità può portar il bisogno per l’uso loro.
Alle saline situate in loco sospetto dove li contrabandi sono più difficili da divertire sentirei fosse sospesa la fabrica de sali dalla parte di Pirano quelle della Valle di Strugnano et a Muggia quelle di San Clemente e stanno queste al confine imperiale et le prime in loco così aperto che niuna diligenza può valere a divertire il contrabbando tanto so anco in altri tempi sopra il reffacimento quello sarà stimato proprio dalla publica prudentia et accioché le ragioni pubbliche siano conservate unite a dispositione de successori ha fatto formare l’archivio decretato da Vostra Serenità seguito con insensibil interesse nel quale riposte le scritture publiche. Nella Valle di San Bartolomeo ove resta decretata l’edificatione d’un riparo per le barche armate per l’insecutione più pronta et alla diversione più facile de pregiudicij sopra quelli mari ho fatto l’edificatione d’un molo che con brevità et facilità sarà perfettionato con avvantaggio grandissimo nella spesa et mentre l’opera è conosciuta molto utile così stimo senz’altro impulso sarà dal Signor Mio successore quanto prima stabilito, acciò non ricevi novamento dell’ingiurie de tempi.
Erano gli apprestamenti dell’artiglierie destinate al bisogno della città e del castello come anco l’armi di Muggia molto deteriorate quelli con applicatione et assistenza restato reparate da maggior dano, et per queste di Muggia senza interesse di Vostra Serenità è stato ritrovato luoco proprio per la custodia di quelle conforme al publico commandamento.
La scrittura de scrivani morti sospesa nell’anni 1630-1631 per gli accidenti di peste con qualche confusione et che levano il commodo di riconoscer l’incanevo de sali di quel tempo, hora si ritrova regolata a segno che può vedere l’intiero di quel capitale et quella del scrivano attuale per l’incanevo dell’annata presente benché copiosa, col mio impulso prima del partire ho fatto resti stabilità per publica cautione et li magazeni nelli quali è riposto tutti accomodati con buona custodia le chiavi di quelli riserbate nella pubblica camera ne d’esse alcune però valersi senza la notitia del publico rappresentante ordine che ha levato ogni confuzione.
Resta ancora stabilito per mio decreto, approbato con lettere del magistrato Illustrissimo del sale, l’uso di misura uniforme nella compresa e nella vendita per consolatione de sussidi a satisfattione de compratori et con publica reputazione.
Il numero de magazeni che al presente s’attrovano pieni in Muggia e Capodistria che sono 145, la quantità de sali in quelli essistente, l’essito seguito nel tempo del mio humilissimo servitio che è stato stara 70mila, il danaro di publica ragione impiegato nella compreda de sali nel tempo predetto, tutto apparirà nel conto sarà riposto nel sudetto magistrato per conoscer con maggior facilità quel capitale et per incontro d’ogni publica deliberazione.
Sopra l’essatione de publici debitori ritrovati al mio giunger in Provincia vi è stata tutta la l’applicatione mentre so quella esser utile et mentre la vedevo trascurata da ministri per non ricevere da quella alcuna utilità, essendo tenuti li debitori di sale al pagamento del solo capitale e si come la diligenza ha valso nel far ricuperare summa considerabile di danaro che con la delatione si rendeva difficile, così stimo necessario non permetter levata de sali senza il pagamento per non incontrar li disordini passati.
Questa essatione, l’utile seguito dell’essito predetto che libero d’ogni spesa et interesse è riuscito ducati 50mila a publico avantaggio ha conceduto il comodo a me d’una pronta essecutione alli comandamenti di Vostra Serenità con l’espeditione di molti migliara de ducati per Dalmatia d’altra suma rilevante all’occorenze di Pola, d’altre per il sovvenimento della galera Sagreda, per la satisfattione de stipendiati, per la restauratione del palazzo di Grisignana, delli magazeni di Pirano et in altre publiche occorenze, utile che sarebbe riuscito molto maggiore mentre per parte de partitanti de Buccari fosse stato essequito l’obligo del partito nella levata di moza 2.000 per anno sospesa a pubblico pregiudicio et per quella levato il commodo di molti migliara de ducati, sopra di che sarà proprio il publico riflesso.
Nella materia de confini, nell’alteratione de saline dalla parte di Trieste non ho pretemesso cosa vagli per conservatione delle publiche ragioni havendo fermato il corso alli pregiudicij seguiti nelli tempi passati e presenti dalla piante di Zemeno e Pisino, con la devastatione di biade fatta con la puntualità prescritta et verso San Servolo, giurisditione del Petazzo nel modo da me avisato, ne a quest’hora è succeduto verità alcuna per parte loro: ogni vigilanza so certo sarà nel signor mio successore, al quale ho rappresentato il seguito.
Sopra le novità fatte con la fabrica di saline da Triestini, si come alcun lume non ho potuto ricevere dalli publici archivij, si come mi fu commandato da Vostra Serenità, così non resta dubio sopra l’invocatione et augumento di quelle mentre la fabrica di quelli sali è molto avanzata. Resto anco certificato col mezo di confidente la maggior parte di saline nove esser per interesse del Petazzo, del Macheseti, del Martini e del Brigifa ressidente di Cesare in questa città, queste tutte nel mare giurisditione propria di Vostra Serenità, per la sovranità tiene in quello, altre in terra nelli padri del medesimo Petazzo, tutte però novamente fabricate in numero di 200 e più cavedini che porta la vendita di moza mille di sale in circa per anno, altre ancora in pronto da farsi per interesse del Ditor Calò vicine al Fiume Risandra confine austriaco, valendosi della depositione porta quel fiume, tutto a comprobatione di quanto osservai, mentre con cauta maniera mi portai a quelli confini per l’effetto predetto, come avisai a quel tempo, il tutto segue l’opera d’Antonio et figliuolo Scussa periti trattenuti in Trieste per questo affare et con l’impiego de banditi sudditi che tanto parto per obedienza publica.
L’assistenza dell’Illustrissimo Signor Sopracomito Sagredo destinato a quella parte a molto valse nella diversione de vasselli con sale per Trieste et l’applicatione di quello nel publico interesse ha fatto riuscir la usa dimora molto utile et sicome dalla virtù di quello Vostra Serenità si può promettere utilissimo servitio, così a me non ha lasciato che desiderare nel publico interesse, anzi a satisfattione del mio debito so che doverei molto dilatarmi nel merito di quello. Nel servitio di questi publici interessi vi fu disposto il mio puro zelo et questo in maggiori riverenze sarà unito col spargimento del sangue e delle proprie sostanze come faranni li figliuoli ancora nel servitio della Patria. Gratie.
ASVe, Collegio, Relazioni, b. 60.
Trascrizione di Maurizio Strano