• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

1707 Marco Venier

Relazione

Serenissimo Principe

Doppo che io Marco Venier de Signor Francesco ho havutto l’honore d’impiegarmi all’adorato Servitio di Vostra Serenità nella carica di Rettore a Napoli di Romania e restituito Gratie a Iddio Signore in Patria, coll’haver renontiata la medesima alla degna persona del Nobil Houmo Signor Gierolimo Trevisan destinatomi per successore, mi ritrovo in debito distinto d’humiliare un devotto raguaglio dello statto della medesima, che potei rilevare nel corso della mia Regienza.

La città di Romania è situatta a piedi del monte Palamida, che a cavaliere li giacce, per l’altra parte è bagnata dall’onde; è difesa dalla Fortezza che di sopra s’attrova, degniandosi l’Eccellenze Vostre dispensarmi se non mi estendo nella relatione della medesima, esendo questa sotto il melitare, resterà suplito dall’Illustrisimo colegga, che con tanto merito sopraintende alla stessa.

La città resta composta di mille e trecento case, oltre li Palazzi che serve a Pubblici Rappresentanti, magazeni per depositi e quartieri per soldati, è divisa in diciasette contrade del ritto Greco, la principalle è San Nicolò, residenza del loro Vescovo; esistono pure quattro Chiese lattine, officiate con esemplarità da quei Religiosi destinativi, la principalle di queste è la Catredalle, qual serve per Parochia a lattini, diretta con tanta esemplarità da quei Reverendi canonici; li Populi sono la maggior parte Forastieri pervenuti dalle parti d’Attene, Tebbe, Rumelia, Sio et altri luochi, et alcuni dalla Dominante, alletatti a questa Permanenza dalla fertelità e ubertà del paese, sostentandosi la maggior parte con il Negotio, qual abbondante soministra Formenti, Formagli, lanne et altre mercantie che perviene dall’Arcipelago; sono hora convinti suditi di costante divotione, contenti della Soavità del Dominio, Veneratovi al Pubblico nome, e di rasegnatta obbidienza ad ogni comando, che riguardar potesse all’adoratto servitio di Vostra Serenità. La Frequenza delli Eccellentissimi Provveditori Generalli in questa parte, causa una pacifica quiete ne Pubblici Rappresentanti, in forma che il tutto passa con una buona corispondenza a solievo de suditi; e per il savio, retto e prudente Governo di dette Eccellenze, porta una Infinita abbondanza ne viveri, in maniera che i suditi benedicono ogni hora il ciello, che gli ha sotratti dal Barbaro giogo e gli ha ridonatta la libertà opressa dalla loro tiranide. Piciolo disordine rapresentar devo all’Eccellenze Vostre, per esser a Pregiuditio della povertà, mentre che non corendo monetta minuta che gazette e qualche soldo, ardirei sugerire esser proprio vi fossero anco qualche parte di Bezzi, qualli servirebbero per comodo di poveretti, essendo il più delle volte astretti di comprar le Robbe che vien vendute, a più de quel vien limitatto le stime, per mancanza di tal Requisito. Tutto ciò che dal mio devotto rispetto espongo alla autorità Reverita di Vostre Eccellenze, è proprio debito per la carica sostenuta, qualle non permette estendermi se non per il Puro ecconomico, restandomi ben si impresso nel cuore le Gratie generose begnignamente impartitemi, colla Nova carica appogiatemi di Proveditor nella Provintia de Romania, con  tanto mio destinto debito alla Generosità Pubblica, dove non mancherò d’impiegar il mio fiacco ben si ma fervido Talento alle propizie inconbenzze, per il servitio del mio adoratto Principe. Gratie.

Marco Venier Rettor de Romania ultimamente ritornato