7 giugno| 1614 Marco Pizzamano
Dispaccio del 5| giugno| 1616|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Al Capitano Carlo Ferri di Ascoli, che serviva in questo pressidio con la sua compagnia de ottanta fanti Italiani, feci intender l’ordene della Serenità Vostra ricevuto li 17 maggio passato, che debba accrescere la sua compagnia fino al numero di 150 soldati; ma perché dice esserle tardi capitata questa commissione, et che hora non può far gente per esser serati i passi, oltre che anco una bona parte della detta sua compagnia si lasciava intender di non voler seguir l’insegna per haver finito il suo tempo, non poteva effetuar l’ordene sudetto. Giunto però a’ 18 del istesso mese il Capitano Marco Iulio Carloni suo successore, si risolse di andar in persona dal Eccellentissimo signor General Zane per farle sapere li impedimenti che lo tenivano, e ritornato poi mi ha presentato lettere di Sua Signoria Eccellentissima, con le quali mi ha comesso che debba conoscere in effetto se è vera la tumultuatione di detti soldati; la qual ho pur troppo scoperta chiara, poiché fatta passare alla banca tutta essa compagnia per farle il pagamento del presente mese, conforme al ordene ricevuto da Sua Signoria Eccellentissima, non hanno voluto ricever denaro altro che trentasei soldati, compresi in questi il Capitano et offitiali. Tutto il resto della compagnia con la quale da me sono stati usati termini convenevoli per redure che debbano continuare nel servicio, si lasciorno sentire a bona crira, di voler più tosto ricever ogni castigo, che tuor la paga. Viene però a’ piedi di Vostra Serenità il detto Capitano Carlo per esponere anco a Lei li impedimenti predetti, et per far conoscere che in lui vive l’istessa prontezza di ben servire come ha fatto per il passato, et acciò che anco la possi deliberare di detti soldati pagati quello che stimerà meglio, de’ quali quanto da Vostra Sublimità mi sarà comesso, obedirò prontamente. Gratie etc.
Di Zara, a’ 5 zugno, 1616.
Marco Pizzamano, Capitano.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 15.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.