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10 dicembre| 1789 Alvise Foscari

Dispaccio del 5| maggio| 1790|

Pinguente, 5 maggio 1790.
Serenissimo prencipe.
Venutosi nel mese di aprile a maturare il tempo in cui a sensi delle prescrizioni di vostra serenità dovevansi praticar incanti per una nuova locazione delli daci annessi a questa fiscal camera, si è il divoto mio zelo prestato con la dovuta attenzione, onde garantir da ogni detrimento questo picciolo ramo del publico patrimonio.
Essendo però riuscito dopo il terzo incanto e nel giorno in cui s’aveva fissata la deliberazione di conseguir l’offerta di lire quattromilletrecento valuta piazza all’anno, oltre li soliti aggionti per una locazione di sei anni, e riflettendo che l’esibizione rissultava superiore di lire centocinquanta all’anno dell’attual condotta e con qualche maggior profitto calcolandosi coll’ultimo decenio, col parere di questo avvocato fiscale ho segnata la deliberazione a Giacomo Gressano, suddito di questo castello, che fece la sudetta più vantaggiosa offerta.
Sono però coll’onor di sottomettere alle ossequiate considerazioni di vostre eccellenze gl’atti corsi sopra gl’incanti per l’abboccamento di questi dazi, sì che ho reso pur raguaglio all’eccellentissimo magistrato delli signori Deputati et aggionti sopra la proviggion del denaro, onde venerar poi sempre le sovrane deliberazioni dell’eccellentissimo Senato.

AS Venezia, Senato. Dispacci dei provveditori da terra e da mar e altre cariche e loro rubricari, fz 1231.
Trascritto in: Piero Fabris - Angelo Muttoni - Giovanni Pedrana, Lettere a Marco Foscari 1789-1792. Appendice. Alvise IV Foscari, Capitano di Raspo dispacci 1789-1792, a cura di Fausto Sartori, Venezia, La Malcontenta, 2011.