10 dicembre| 1789 Alvise Foscari
Dispaccio del 18 marzo| 1792|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe.
L’obbedienza che si fece preggio di eseguir con scrupolosa pontualità le publiche commissioni servindo alla patria in questa divota rappresentanza, per adempierle in pieno si dà pure ora l’onor di rassegnare agli ossequiati riflessi di vostra serenità riscontro preciso dell’amministrazione del dannaro che entrò in questa camera in tutto il passato anno 1791, e così li pagamenti fattisi dalla cassa in tal periodo di tempo per stipendio verso serventi e di altre publiche essigenze.
Dalle carte annesse però rissulterà alla virtù di vostre eccellenze che confluiscono in questa cassa in tutto detto anno lire 21410:17 valuta corrente, e che per gli accennati motivi fu esborsata detta intiera summa, comprese lire 76:7 avvanzo di cassa.
L’ingresso del soldo non essendo stato in misure sufficienti per soddisfar tutti gli aggravi della camera, il riverente mio zelo a senso della caritatevole publica massima, ordinò che dovessero esser suffragati col saldo intiero fino a tutto febbraro li officiali e serventi, e in tal modo stano ora in credito dalla cassa poche sole partite che rilevano lire 4169:18 valuta corrente compreso il credito di lire 907 valuta piazza delli curiali per mandati di cavalcate, nelle quali s’impiegarono l’anno 1790, come si è umiliato in foglio unito al bilancio che sottoposi alli pubblici esami con le riverentissime mie lettere 15 marzo 1791.
Per ogni relativa osservazione pertanto inserisco in separati colti li fondamenti delli esborsi, col soldo spesosi a giornaliero sovegno di persone indigenti che si trovano nelle carceri, avendo pure sottoposto lo stato dell’azienda attiva e passiva di questa camera alla vigilanza dell’eccellentissimo magistrato delli Deputati e aggionti alla provvision del dannaro.
Devo perciò sommessamente implorar dalla provida auttorità di vostre eccellenze la missione del dannaro nella summa sopraindicata a pareggio del debito della cassa, acciocché nel momento che non è lontano che io dovrò consegnarla all’eccellentissimo mio successore, non abbiano ad apparir crediti da essa durante la mia rispettosa amministrazione.
Pinguente, 18 marzo 1792.
AS Venezia, Senato. Dispacci dei provveditori da terra e da mar e altre cariche e loro rubricari, fz 1742.
Trascritto in: Piero Fabris - Angelo Muttoni - Giovanni Pedrana, Lettere a Marco Foscari 1789-1792. Appendice. Alvise IV Foscari, Capitano di Raspo dispacci 1789-1792, a cura di Fausto Sartori, Venezia, La Malcontenta, 2011.