4 luglio| 1607 Alvise Balbi
Dispaccio del 4| luglio| 1607|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
dominicha pasata, che fu il primo del corente, al scoglio fuori delle prementore fu asalito un Nicolò da Venetia, con un gripo che se ne veniva a […] Marina in questa giurisditione a charichar pali per Venetia, da forse 40 ladri, venturieri di nation albanesi et schiavoni con barcha armata, li quali oltre il svalegio le an usato molte crudeltà, come dalla qui inclusa denontia la Serenità vostra intendeva, havendo giudicato mio debito il darne conto a Vostra serenità, sicome immediate ne ho dato medesimamente notitia al signor Capitano contra Uschochi, il quale trasferendosi in queste acque favorischa la navigatione et sicurtà di questi porti, levando l’ocasione a questi ladri di molestar i mari et suditi della Serenità vostra. Gratie etc.
Di Albona li 4 lugio 1607.
Alvise Balbi, Podestà.
Allegato:
A dì 3 luio 1607,
Comparse alla presentia del Clarissimo signor podestà signor Nicolò de Zuane da Pago, patron di grippo et refferito essersi partito da Venetia sabbato mattina ultimo di zugno prossimo passato, con suo figlio, Zuane chiamato, de anni 18 in circa, et un garzone chiamato Zorzi da Bolana [?] per venire a Santa [?] Marina in questa giurisditione a cargar […] per Venetia, et essendo arivato domenica di sera primo instante, a hore dui di notte in circa al scoglio delle Prementore, sempre vellando con poco vento, fu assalito da una barca armada, con forse 40 homeni dentro, quali crede lui che siano venturini di nation albanese, schiavoni et di altra sorte di gente di mal fare, delli quali 20 ne saltò […] grippo et cominciorno dimandar danari. Havendo detto patron Nicolò risposto non haverne, li sudetti lo ligarno per li piedi et lo levorno in alto col martichio [?] et fonda [?] et doppo gli ligorno li testicoli et anco la gola, acciò non potesse cridare, alzandolo così in altro per un passo in circa, et mentre così pendeva lo hanno bastonato con li maneghi di pichi et manerini, pestandoli la vita, acciò li confessasse li danari, né havendoli lui voluto mai confessare, sono andati li sudetti a cercarli et hano trovato sotto la cassa in una borsa zechini 46, li quali hano tolto, et oltra ciò ducati cinque di […] di Lombardia, capelli tre di Feltre novi, un […] di spetie, un ducato di Savoia, dui camise da homo, dui spade, dui figure della Madonna di Loretto, constorno lire 10, una muda de drappi et altre bisinelle che non si ricordava. Interrogato se ha conosciuto alcuno delli detti malfattori, rispose: “Era Lus de Lana [?], ma però io non ho conosciuto alcuno, perché mi ligorno de longo et quelli che non mi conoscevan mi bastonavano, ma li altri che mi conoscevano stavano in barca distesi.” Interrogato come sapere che eri conosciuto da alcuna parte delli detti, rispose: “Perché io li conosceva alla […] ma però non poteva dir altro perché era ligato et maltrattato, come ho detto di sopra.” Interrogato se al suo figliuol o al garzone habbino fatto alcun oltrazo, rispose: “Signor no, perché mio figliuolo saltò in mare et ando nuando alle Prementore in terraferma et cominciò cridare: “Presto signori albanesi, corré, che sono qua gli Uscochi, che amazzano mio padre!” et sentendo il cridare li sudetti mi lasciorno star et se ne andorno via, lasciando me così legato, et poi dal garzon fui disligato.” Interrogato per dove andorno li detti malfattori doppo […] da lui, rispose: “Andorno alla volta di Teruda [?], dove erano certi vascelli, né so che strada habbino fatto doppo.” Quibus habitis.
[…] cancelliere Albone […]
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 4
Trascrizione di Francesco Danieli.