12 marzo| 1607 Marco Pasqualigo
Dispaccio del 6| giugno| 1607|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
le cause che mi mossero a non rimettere all’Illustrissimo signor capitano di Raspo il processo da me formato sopra la morte di Martin Narcinovich [?], che fu ammazzato in tempo di notte con archibuggiata et con qualità pessime in questa giurisditione, furono così ragionevoli che doppo l’haver procurato con ogni termine di riverenza di farne capace Sua signoria illustrissima, ne diedi anco riverente conto alla Serenità vostra, in essecutione di ordine ricevuto con lettere di 9 aprile passato. Et sebene io stimo che sin hora sarò capitata in risolutione, se ad esso illustrissimo o pure a me aspetti il giuditio di detto caso, stimolato nondimeno dal debito del mio carico et dal desiderio che tengo che delitto così atroce non passi così a lungo impunito, ho voluto con la mia solita riverenza racordarle essa deliberatione con la quale, overo da detto illustrissimo, overo da me, sarà al delinquente dato il meritato castigo. Grazie etc.
Di Montona, a 6 giugno 1607.
Marco Pasqualigo, Podestà.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 4
Trascrizione di Francesco Danieli.