• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

22 febbraio 1684 Geronimo Cornaro

Relazione

1684: à 22 Febraro

Serenissimo Principe,
Contribuiti nella Dalmatia, et Albania i sforzi d'ogni più fervido studio per riportar sempre vantaggi al riverito servitio della Serenità Vostra;
Ridotta, e conservata ne i Confini delle Provincie stesse quella perfetta tranquillità di viver, che si doveva alle congiunture di Pace, et alla retta intention publica, e rissoluta, ho fatto di là passaggio successivo all'altra importante Carica di Proveditor General da Mar col privileggio d'un intiero publico aggradimento, e coll'honor spetioso di dover succeder all'Eccellentissimo Signor Cavalier Grimani, le di cui orme impresse con tanto applauso dalla sua particolar vigilanza, benche fossero per se stesse inimitabili, non han però lasciato d'esser appoggio il più valido alle mie debolezze, et all'ossequiosa rassegnatione di ben servire.
Supplito dunque con questi oggetti all'importanza de proprij incarichi (per quanto al meno hà potuto contribuirvi la povertà de miei talenti) sono ad'accordar presentemente coll'obligo d'humilissimo dovere il solito pratticato costume di rifferir alla Maestà publica quanto s'è offerto di più stimabile alla mia direttione anche in Levante, se ben necessitato dalla varietà delle vicende correnti all'obliar le massime principali della Rappresentanza, e restringermi al solo stato de gl'interessi peculiari dell'Isole, con qualch'altro assunto, ch'hà potuto instillarmi l'ardenza del proprio zelo, ò suggerirmi la positura de gl'affari, che corrono.
Mi darò primo l'honor d'esporle con qual'attentione habbi accudito il mio Animo,
per'avantaggiar in ogn'incontro possibile gl'interessi della Serenità Vostra, tanto nella maggior confluenza del traffico, quanto nell'haver accresciute con gl'esercitij della più studiosa applicatione le publiche rendite, e disposto delle medesime con quelle giuste risserve, che potevano derivare dall'uso d'un'Economia più castigata, e dal vivo zelo di chi sempre è tenuto à ben servire la Patria.
La resa de miei Conti per l'administration di Dalmatia (auttenticata dall'annessa fede che presento), eseguita anche in mia absenza da i soli publici Ministri degl'Eccellentissimi Revisori alla Scrittura, e la prontezza, con cui ho pur fatto seguir immediate al mio arrivo in Patria anche la presentatione de libri della Cassa di Levante, devono riuscir motivi sempre maggiori ad'autenticare la pontualità del Ministero, e gl'esercitij dell'obbedienza dovuta al vigor delle Leggi.
Havendo fatto estrhaere l'annesso Foglio sopra ciò, ch'hanno contribuito le rendite di quei publici Datij prima del mio arrivo alla Carica, troveran addito di comprendere l'Eccellenze Vostre, che doppo l'intrapresa della medesima s'è riportato il vantaggio di lire trenta trè mille seicentocinquanta otto dalle condotte decorse, non'ostante, che la varietà delle Staggioni, e delle congiunture, habbiano potuto pregiudicar con forza à gl'abboccamenti de Datij, e toglier non poca parte del proffitto alle più accurate diligenze.
L'obligo, che per gl'ultimi decreti rimane ingonto alli Appaltatori de i Datij di Corfù particolarmente à dover presentar nel fine delle proprie Condotte le Vacchette, portando tutta via fomento alle renitenze de loro concorsi sopra gl'incanti, hà fatto esperimentar sempre impossibile il deliberarli con tale preciso incarico, onde consistendo nell'innaffittanza de Datij stessi il più sensibile de i pregiuditij, sarà per mio credere necessario effetto della prudenza publica il trovar  ripiego più confaciente, e dar senso à quei disordini, che ben possono congetturarsi in materia così gelosa, et importante.
Varij disordini, che caminavano uniti col discapito della Serenità Vostra nella stessa Camera di Corfù, han valso i miei studij per sradicarli; et le regole espresse nell'ingionta terminatione, che già humiliai con lettere dal numero 25, saranno pur sufficienti per rifformare nella maggior essentialità gl'abusi, et massime quando corroborate da i publici beneplatici, potessero rinvigorir maggiormente la sua necessaria osservanza.
Nella Camera di Ceffalonia erano pur invalse dell'inconvenienze molteplici, rappresentate distintamente alla Serenità Vostra con mie lettere dal numero 40, e divertire poi con ripieghi si confacevoli, che venendo eseguiti gl'ordini da me disposti, e generosamente approvati dall'Eccellenze Vostre, non hò dubio che gl'affari non siano per continuar in'un'ottima positura, havendo anche col lodevole impiego del Fedel Ragionato Coressi, che in tutte le parti del Ministero hà corrisposto sempre alla più degna espettatione, conseguito nella varietà di molti essentiali deffraudi un giusto publico rissarcimento per la summa di lire trenta trè mille cinque cento, e sei, come da miei Dispacci più diffusamente rissulta.
Nell'affare di quelle publiche Decime, essendosi dai più auttorevoli Benestanti apperto l'addito ad ingiusti provechi, e poste in abuso le regole, che con'ottimi fini, e maturità singolare v'havea introdotti la virtù dell'Eccellentissimo Signor Proveditore Corner Precessore, erano così gravi i disordini invalsi à sommo pregiuditio della Serenità Vostra, et ad'essential oppressione de Poveri, che datomi à gl'esecitij d'una particolar vigilanza, et allo studio di render giustamente ripartito l'aggravio delle Decime stesse, à maggior facilità anche dell'esattione medesima, ho stimato assai confacevole il dividerla in quattordeci Esatorie à giusta proportione del numero delle Pertinenze dell'Isola, et m'è anco sortito deliberar sopra gl'incanti la maggior parte di esse ad altri tanti Esatori con i patti e le forme espresse nelle mie riverentissime del numero 53, la qual prattica approvata pure dalla Serenità Vostra, viene anche esperimentata assai fruttuosamente nell'ultimo abboccamento, che scrive l'Eccellentissimo Signor Capitano General, essersi fatto d'altre doi delle Pertinenze medesime, onde rissultando questa con prove tanto palesi la più profficua, e riuscibile, obligar deve maggiormente i sforzi d'ogn'attentione à sollecitarne l'intiero suo adempimento, già che sopragiunte le novità della presente guerra, abbandonata da Sudditi nella maggior parte la coltura dell'Isola, e dispersi molti d'essi all'[incursioni] della Terra Ferma. hà fatto arenar in forma assai grave l'affare, non'havend'Io massime tra gl'impegni della propria permanenza à Santa Maura, et altri indispensabili divertimenti, potuto accudire alla perfettione intiera dell'opera, e stabilir l'essentialità di tal rendita nella sua giusta sicurezza.
Al Zante gl'affari di quella Fiscal Camera sono diretti con miglior ordine, et alcune regole da me aggiuntevi, come vagliono à rinvigorir maggiormente la sua osservanza, così l'habilità, e saggia direttione ch'à tutto vi contribuisce l'Illustrissimo Signor Proveditore attual Sagredo sono frutti ben degni del publico aggradimento, e parti singolari di commendatione, e di stima.
Le rendite principali di essa, e di quella della Ceffalonia consistono nell'esito dell'Uvepasse, che un'anno per l'altro raccogliendosene da Particolari Dieci millioni in circa, stabilisce alla Serenità Vostra una summa considerabile.
Unendo però questa con tutte l'altre, che di ragione de Datij, e soldi per lira entrano nelle Camare d'esse tre Isole, viene a calcolarsi una rendita annuale di Reali cento quaranta trè mille, e settanta sette, la qual m'è parso debito d'esprimere nell'ingionto Foglio colla distintione dell'entrate, e spese di cadaun d'esse Camere, acciò l'Eccellenze Vostre comprendano, che detratto da tale summa ciò, che si ricerca per l'ordinario mantenimento de Pressidij, Salariati, et ogn'altro aggravio mensuale, vengono à sopravanzar ancora per l'occorrenze dell'Armata Reali ottanta un mille, settecento, e dodeci, come più diffusamente rissulta dal Foglio stesso.
La molteplicità de gl'impianti d'esse Uvepasse, e la mala introdutione d'alcuni à tirrar le Viti sopra Pali, e Pergole, accresceva coll'abbondanza del frutto le difficoltà al loro spazzo, et per consequenza il discapito della Serenità Vostra nella diminutione de proprij Datij, mà fisso l'occhio à divertire il disordine, ho fatto che nella distruttione delle Pergole stesse, e nella dovuta osservanza alle Leggi in questo proposito sia tolta simil stradda à gl'abusi, e rimessa in pristino l'obbedienza.
Rimarcabile stimo pure il rifflesso, che cade sopra l'Uvepasse medesime per la quantità, che moltiplicano ogn'anno i Turchi nella Terra Ferma verso Natalicò particolarmente, e Patrasso, poiche oltre l'essential pregiuditio, che ciò inferisce à quelle dello stato di Vostra Serenità, riesce anche maggiormrnte considerabile il motivo che ne ricevono i Legni esteri di capitar à quelle Rive, non solo per il Carico d'esse Uvepasse, mà di qualunque altra merce e robba, ch'era sempre solita di somministrar la Morea à Vasselli Sudditi, et all'occorrenze della Dominante; onde nel riffletter che l'appertura della presente guerra, agevolar potrebbe i compensi più desiderabili, ho stimato debito humiliarne il motivo al Fedelissimo Capitan General, dal di cui zelo essendosi anche disposti gl'ordini proprij al Collonel dalla Decima, per impossessarsi della Campagna stessa di Natalicò, e far distrugger le Viti, devo creder che ciò possi riuscir bastante per levar affatto un così sensibile pregiuditio, e toglier egualmente l'addito alli dannosi trasporti di Panine, et altre Mercantie, che passano con tali mezi nella Terra Ferma à sommo discapito dei Datij della Serenità Vostra.
Trà gl'esercitij dell'applicatione, e delle più caute avertenze, m'ero dato ad impedire la pratica di così grave abuso, mà come la rotta guerra col Turco, ha havuto forza di confondere le dispositioni, e render inopportuna la vigilanza, così in tempo di nuova Pace ritrovandosi in possesso la Serenità Vostra de luochi, e Scale già conquistate, haverà apperto ogn'addito alla confluenza del traffico, ritorneranno al godimento dell'antianita i Legni Sudditi, e dal solo arbitrio dell'Eccellenze Vostre dipenderà il dar legge à i Carichi, stabilir Datij, e prescriver ogn'altra norma, che incontrassero più conferente all'interesse proprio et à i vantaggi del commercio medesimo.
Quanta sia stata l'applicatione mia per far confluir questo anco nell'Isole à maggior ubertà delle stesse, e benefficio de gl'Habitanti, può renderlo à sufficienza palese il contenuto in molti altri de miei Dispacci, e la particolar vigilanza contribuitavi nel conservar la quiete alle Riviere circonvicine;
Nel coltivar gl'Ottomani Confinanti colla dovuta moderatione de proprij Sudditi, e nell'agevolar da qualunque parte i concorsi di molte merci alle Scale colla total sicurezza del transito, e della Navigatione, mantenuta sempre illesa cogl'esercitij mai intermessi da Legni publici nel scorrer l'Acque, fugar Corsari, sottometterne molti, e render con gl'esempij di così giuste rissolutioni, e con i fortunati successi delle sette Galeotte Turchesche abbattute sotto la mia debole Direttione; illesa la libertà di doicento, e più Sudditi, che prima ogn'anno soccombevano alla schiavitù de Barbari, et accreditate sempre più le forze della Serenità Vostra colla dovuta veneratione all'Insegne, et al suo Reggio Stendardo.
Ho pur con'egual vigilanza accudito à ciò, che poteva render sicuri i Sudditi anche nelle Tre Isole, col disponer guardie aggiustate ai passi di più facile sbarco, e premunir i più gelosi colla fabrica di varie torrette à loro maggior difesa.
Le Militie di quell'Ordinanze tratenute con frequenti esercitij, et esperimentate in molte Rassegne, non mi lasciano fuori d'un ottima espettatione per il servitio, che render possono à qualunque publica occorrenza.
Nelle Piazze, e nelle Fortezze, che tengono l'Eccellenze Vostre in dette Isole, et in quelle del Regno hò sempre havuto la più fissa attentione per migliorarne il stato, assicurar i publici Capitali, e supplir alle più gravi occorrenze, delle Munitioni in particolare, col divertirne ogni superfluo consumo; et dell'Artiglieria che tratta la maggior parte per terra, e senza letti, ho dovuto estender le diligenze alla raccolta di molto legname ne i Boschi circonvicini di Terra Ferma, col quale poi nell'uso d'una particolar attentione havendo proveduto i Depositi de i più essentiali requisiti, m'è stato permesso di ridur à perfettione un numero di cento, e trenta letti con le sue Rode, e disponer de i medesimi colle missioni già fatte nelle Piazze in Regno, et in quelle dell'Isole, oltre qualche numero, che n'hà disposto anche l'Eccellentissimo Signor Capitan General nella Fortezza di Santa Maura à misura del maggior bisogno, e delle publiche premure.
All'avanzamento de lavori intrapresi nelle Fortificationi di Corfù, hò posta in'essercitio tutta la possibile diligenza per incaminarli con sollecitudine, e per ridurli in stato della miglior perfettione;
Il loro esser presente, et ciò ch'Io v'habbia contribuito d'opera, ed applicatione per ben servire all'Eccellenze Vostre, l'hò già diffusamente rifferto ne miei riverentissimi Dispacci, e massime in quello del numero 55, che le rappresenta il stato più preciso della Grand'Opera à Corna, et ogn'altro lavoro correlativo, che trovasi già avanzato al suo termine, e che stabilisce per hora in'una buona diffesa la fronte della Città dallo Scarpone di Fortezza nuova sin'al Mare della Raimonda.
Le congiunture presenti, ch'han tolto qualunqu'opera delle Ciurme à i lavori  medesimi, et allontanata nell'intiero spatio della Campagna anche la mia persona, han'havuto forza d'impedir l'erettione di pocco Muro, e Parapetti, che si ricercano per anco all'intiero stabilimento della Cortina d'essa Grand'Opera, e frastornar qualch'altra minor operatione fin'hora decretata.
Mà come posso raffigurarmi, ch'ad esse occorrenze haverà in buona parte supplito l'Illustrissimo Signor Proveditor, e Capitano Priuli col danaro da me lasciatogli à tal'effetto in Camera, e con quel fervido zelo che in tutti gl'incontri apre à se stesso l'addito delle più giuste commendationi, così per incaminar l'opere stesse ad'un termine più sollecito, e vigoroso, riuscirà molto profficua la singolar vigilanza dell'Eccellentissimo Signor Proveditor General dell'Isole Corner;
Et per quello riguarda al fortificar il sito del Caracofoglià, debole per se stesso, e privo d'ogni fortificatione esteriore, non devo estendermi dall'obligo di rappresentar humilmente alla Serenità Vostra quanto sia premurosa simile rissolutione, et unirle parimenti il rifflesso, che merita la positura presente del Monte d'Abramo, il di cui abbassamento formando una Piazza ben considerabile nelle sue conseguenze, non deve rimaner disgiunto dalle più saggie ponderationi, acciò niente manchi à render perfetta un'opera di tanto dispendio, e della più rimarcabile importanza.
Al Nobil Huomo Sopracomito Signor Lodovico Correr, ch'hà sempre contribuito nelle molteplici escavationi del Monte stesso la sua personal assistenza, e l'impiego pure continuo delle proprie Ciurme, non posso deffraudar quella lode, che merita la di lui pontualità, colla quale certo s'è reso sempre più degno, e di commendatione, e di stima.
De i quattro Spacamonti, che furono ultimamente di qui spediti all'occorrenza de i lavori medesimi, essendone doi rimasti estinti ne gl'ultimi anfratti di Santa Maura, ivi chiamati dall'Illustrissimo Signor Capitan General, sarei per creder molto necessaria l'ispeditione d'altro egual numero d'operarij, e proporre le commissioni à Rovigno per il loro pronto avanzamento.
Ciò ch'habbia contribuito nell'opere delle Fortificationi stesse, et in'ogn'altra publica occorrenza l'Eccellentissimo Marin Michiel fù Proveditor d'Armata, l'ho già espresso di tempo in tempo ne miei Dispacci humilissimi, et hora ne replico l'asseveranze à giusta commendatione del di lui merito, e della stima, che sempre più s'è accresciuta con gl'esercitij della pontualità, e del maggior zelo.
Anche l'Illustrissimo Signor Nicolà Vendramin che fu ultimamente Proveditor, e Capitano in quell'Isola, vi ha sempre accudito con diligenze particolari, e con molto frutto dell'opere.
Et l'Illustrissimo Signor Benetto Sanuto hora il Capitan del Golfo, hà pur rimarcato con'egual ardore la sua vigilanza, e tutti han degnamente supplito à cadaun numero delle proprie incombenze.
Nel tempo, ch'hò havuto la Direttione dell'Armata di Vostra Serenità, hò contradistinto anche il maggior studio à presservarla nel stato più vigoroso, et hà voluto il Signore Dio render in questa parte feconde le mie accuratezze, col darmi un particolar contento di diriggerla senza sinistri, e consignarla all'Eccellentissimo Signor Capitan General, non solo intiera, mà con augmento del proprio numero, come nelle di lui lettere benignamente rifferisce.
A quest'opera fruttuosa molto ha coadiuvato la vigilanza de gl'Illustrissimi Signori Capi da Mar, e l'attentione particolare, che indifferentemente vi hanno contribuito tutti i Nobil Huomeni Sopracomiti.
Io non prendo assunto di spiegar encomij alla pontualità, et attitudine di cadauno de medesimi; per non replicar con maggior tedio all'Eccellenze Vostre ciò, che di tempo in tempo hò già sinceramente reso palese; attestarò solo che tutti meritano il publico aggradimento, et ch'ogn'uno esser può degno delle più distinte riconoscenze.
Fatti instruir continuamente ne gl'esercitij Militari i Scapoli delle Galere, e Galeazze colla prudente norma, ch'hà già introdotta il singolar zelo dell'Eccellentissimo Signor Cavalier Precessor Grimani, s'è resa così profficua la continuatione delle diligenze, che ridotti ad'un essential corpo di ottocento in circa, e stabiliti in una perfetta disciplina, non lasciavano che più bramare anche da qual si voglia Militia Veterana, et in ciò merita distinta commendatione l'opera assidua, e fruttuosa prestatavi dal Sergente Maggiore Domenico Pretesini, che in questo, et ogn'altro impiego ha sempre dato saggi di pontualità singolare et attitudine corrispondente.
Per ridur à qualche miglior conditione l'esperienza della Marinarezza, e de Comiti in particolare, hò tenuto fisso lo studio nell'esercitarli sopra i Bossoli, e Carta, facendo che l'intervento de gl'Eccellentissimi Capi da Mar porgesse maggior efficacia all'introdutione, et alle diligenze.
Per animar tale Gente, e mantenerla in stato di poter sempre sostituire  nuove persone al servitio, hò procurato, che vadano instruendo nella professione i figlioli, e le hò anche apperto ogn'addito di facilità, e di qualche generoso eccitamento; mà il pregiuditio ben grave, ch'esperimentano à non poter esiger le provisioni che le assegna qui in Venetia la Serenità Vostra per rimerito de loro contribuiti impieghi, e per sostentamento delle proprie Famiglie, deffrauda in gran parte il vantaggio alle preventioni, e leva il maggior coraggio à chi serve; onde il stabilirle qualche esigibile assignamento à giusta misura delle gratie, che godono, et l'animarli colle dispense delle Case, che sogliono distribuire à questa benemerita Gente il zelo, e Carità de gl'Eccellentissimi Signori Proveditori, sarà senza dubio un'atto ben proprio della generosità publica, né questo andarà certo disgiunto dalle consequenze d'un ottimo, et essentialissimo servitio.
Applicato con'egual fervore il mio Animo alla miglior sussistenza delle Navi publiche, et alla presservatione de Capitali così pretiosi, non hò mancato espurgar la Marinarezza da molteplici insuffitienze, d'obligar i Capitanij à regole più aggiustate nell'alimentarla, e rinvigorir frequentemente gl'esercitij ben confacevoli del Cannone.
Estesosi poi da me un particolar studio sopra le prattiche più precise dell'armamento d'esse Navi, et havuta favorevole congiuntura d'apprendere nel costume de gl'Esteri varie formalità, che mi rassemblano molto più aggiustate à contribuire un'ottimo servitio, ho stimato debito esprimerle distintamente in scrittura separata per minor tedio, ed'unirla però colle presenti à publici riflessi in testimonio del proprio ossequio, e della più attenta rassegnatezza.
Nel pratticar l'armo delle quattro Galere decretate dalla Serenità Vostra nell'Isole, ho esperimentata à Corfù, e Zante tutta la facilità più desiderabile, né ho lasciato anco di rendere à quei benemeriti Sudditi la giustitia, che si doveva coll'attestare in publico la loro pronta obbedienza.
Nell'Isola di Ceffalonia à pratticarsi l'estrattioni de Remiganti per le Galere stesse con ordine assai confuso, e con artifitij pregiuditiali non meno al publico, che à particolari oppressi, non'é per ciò riuscito di ritrahere egual motivo di giusta commendatione in quei Popoli, e massime per non'essermi stato permesso, à causa de preaccennati divertimenti, assistervi di presenza, onde se ben n'habbiano importato l'intento gl'esercitij della destrità pratticata con molto merito dall'Illustrissimo Signor Proveditor Caotorta di quel tempo, e successivamente dal sommo zelo dell'Illustrissimo Signor Proveditor attuale Faustin da Riva, ad'ogni modo per miglior regola dell'avenire, e per servitio ben [proprio] della Giustitia, crederei molto conferente instituire nell'Isola stessa l'Anagraffe colla formatione d'un nuovo libro, e col tenersi nella precisa prattica di quanto presentemente si stilla à Corfù, appoggiandone la sopraintendenza, e principal direttione all'Eccellentissimo Proveditor General Corner, con'incarico pure di rifformar ad'egual similitudine anche quello del Zante, e coll'oggetto, che l'opera sortisca un fine indifferente, e sian l'obligationi ben ripartite colle misure del giusto.
Havendo osservato nella predett'Isola di Corfù reitterarsi cadaun'anno le visite in essa da publici Rappresentanti con esito mal corrispondente all'annuo aggravio della Cassa publica, e con peso troppo sensibile di quei poveri Sudditi, son per farmi lecito à credere che il Divertire per qualche spatio l'uso, ò renderne meno frequenti gl'esercitij, ridondar potesse à minor aggravio dell'Eccellenze Vostre, et à solevo universalmente aggradito da Popoli, com'al Zante, che se n'é già regolata fruttuosamente la prattica.
Hò procurato di coltivare un'ottima corrispondenza con Turchi delle Riviere circonvicine, fin'à che la benedictione della Pace, e gl'incarichi positivi della Serenità Vostra nella più efficace maniera me l' l'imponevano;
Dichiaritasi poi la guerra, hò raccolto l'applicatione d'ogni mio studio à blandire gl'Animi de Greci Ottomani, e ridur i principali d'essi ad ottime dispositioni verso il publico Nome.
L'uso di così profficue intelligenze avanzatosi nelle particolarità de luochi di Prevesa, e Santa Maura, hà valso per incontrar nelle proposte di volontarie contributioni, e per'apprir stradda più facile anche all'intraprese gloriose dell'Eccellentissimo Signor Capitan General medesimo, alla di cui prudenza humiliatosi pure dal mio rispetto ogni notitia più necessaria colle chiarelle de fatti, e con Carte autentiche, hà egli colla propria singolar virtù, e valor insigne, saputo così ben approffitarsi delle congiunture, che felicemente successegli le conquiste d'esse Piazze, e de molti luochi adiacenti haverebbe anche inoltrato maggiormrnte l'Armi, e le publiche glorie, se il corpo delle Militie non men ristretto di numero, et ridotto per semplice fattalità à pocca buona conditione, non havesse havuto forza di toglierli, i mezi più essentiali, et ogn'addito corrispondente à suoi generosissimi fini.
Doppo la conquista di Santa Maura essendomi pervenuto il commando dell'Eccellenza Sua che m'obligava all'attual impiego delle proprie debolezze in quella Piazza, non credei, che il stato di pocca Salute, in cui maggiormente all'hora mi costituivano le già contratte indispositioni, fosse bastante motivo à disobligar l'obbedienza, mà preposto ad'ogn'altro riguardo quello di rassegnarmi con prontezza alla di lui Carica, e di poter servire nel tempo stesso alla Patria, non lasciai, che s'interponesse spatio di tempo immaginabile à trasportarmi sopra il luoco, dove poi qualificato il mio debolissimo impiego da marche le più distinte di suo generoso aggradimento, hò havuto sorte favorevole di poter ammirar anche vicino la saggia condotta dell'Eccellenza Sua, che sempre instancabile nel travaglio, e nelle vigilie và incessantemente aggregando all'altre prove della sua ben nota virtù, generose testimonianze di zelo, e segni heroici di valore, onde fecondando il Signore Dio col favor di fortuna le sue fattiche, non v'é dubio, che siano tarde à moltiplicar vantaggi alla Patria, et à produr freggi immortali di gloria al suo cellebre Nome.
Quanto possi in tanto rissultar di proffitto à gl'interessi della Serenità Vostra il possesso delle Piazze già conquistate, e Rive circonvicine, l'hò già rifferto diffusamente in molti miei Dispacci, e massime in quello del numero 60 con tutte le consequenze più rimarcabili, che l'accompagnano.
Come però la Fortezza di Santa Maura favorita principalmente dal sito, e dalla struttura medesima, rende buoni motivi della sua sussistenza, desiderabile per più riguardi, e massime per la conservatione dell'Isola di Lefcada, ch'é tanto fertile, così quella della Prevesa, rissultando per se stessa incapace di qualunque diffesa, fa conoscer altre tanto proprio il compenso dell'opere interrate, che l'Eccellentissimo Signor Capitan General v'aggiunge per riparo delle scorrerie, quanto confacevole io sarei per credere il minare tutta la Fortezza medesima a cauto preparativo d'ogni più sinistro accidente;
Et in tanto nella necessità di presservar in ogn'altra forma possibile l'importanza al meno del Posto per le consequenze ben gravi di quel Golfo, parmi chiamata con gran forza la publica maturità à rifflessi opportuni, et à impieghi più conferenti.
Oltre le notitie de luochi, et Rive preaccennate di Prevesa, e Santa Maura, ho pur con'egual rassegnatione humiliato all'Eccellentissimo Signor Capitan General medesimo varie proposte in carte autentiche de Sudditi Ottomani, e de Turchi stessi Commandanti, i quali bramavano darsi alla Soggettione felice della Serenità Vostra colla Fortezza di Butrintò, et altre Frontiere circonvicine a Vallona, in che essendo riuscita  molto fruttuosa l'opera di [Don] Giacomo Barbati Capo della Militia Straddiota, persona che in molte gravi occorrenze della Carica, ha sempre dato saggi d'habilità, e di buon Suddito, mi trovo per ciò in obligo d'attestare le sue giuste benemerenze, accresciute anche maggiormente con molteplici tagli fatti da lui seguire in Terra Ferma de molti Roveri, et Olmi, e con altre diverse operationi, che vagliono sempre più à stabilirlo nella publica gratia.
Quest'è la serie de i principali interessi publici, che son caduti sotto la mia debole direttione in Levante, dove sperar potei d'haver supplito à i numeri delle proprie incombenze, se riusciti fossero gl'impieghi d'altro tanto benefficio alla Patria, quanto sempre é stato caldo il fervore, che gl'hò mosso al scopo de i più rillevati vantaggi; tutta via se un'ottima Volontà può giungere à qualche grado di merito, non hò dubio, che le fattiche di tanti anni mai interrotti nel servitio, e gl'incommodi assai sensibili della salute deteriorata, non siano mezi valevoli per conservarmi in possesso dell'aggradimento benigno di Vostre Eccellenze, alle glorie de quali essendosi già consacrate colle sostanze le vite de miei Genitori, e Fratelli, resta à me ancora il contento d'haverle contribuito ciò, che poteva derrivare da i concorsi d'un'Animo ossequioso, e di veder pur anche il Signor Ferigo mio Fratello ritornato à pena dall'Ambasciata di Spagna, ritrovarsi già intieramente allestito per quella di Viena, senza punto sgomentar se stesso ne i rifflessi della perdita d'altro Fratello ivi già fatta in attual servitio con gl'haveri più pretiosi della Casa, considerando gl'incommodi (ancorche gravi) distintioni gradite dalla fortuna, et ornamenti spetiosi del suo servire alla Patria, verso la quale non saremo per haver mai stimoli di maggior ardore, e nelle proprie dispositioni, e nel volere.
Chiuderò finalmente coll'attestare alla Serenità Vostra il fruttuoso servitio, che in qualità di Segretario hà per l'intiero corso de i doi Generalati sopraespressi contribuito degnamente appresso di me il Fedelissimo Ordinario della Cancelleria Ducal Biasio Bartolini, il quale fissatosi con lodevole emulatione nell'orme impresse dalla virtù de suoi fratelli morti in'attual servitio, l'uno tra gl'incendij della Galera Generalitia à i Castelli, servendo all'Eccellentissimo Signor Cavalier Proveditor Capitan General Lazaro Mocenigo di raccordanza sempre gloriosa, et l'altro in Dalmatia appresso l'Eccellentissimo Signor Proveditor General Antonio Priuli di felice memoria, s'é egli egualmente posto in traccia del merito, spiegando nell'assiduità de lunghi, e più difficili impieghi gl'ornamenti di servitù fruttuosa, di pontualità singolare, e di fede incorrotta, colle quali distinte prerrogative m'obliga ogni convenienza introdurlo alla gratitudine della Serenità Vostra, ben sicuro di non veder disgiunto il suo merito da quelle generose rettributioni, ch'é solita di compatire à chi ben serve.
Gratie.
Venetia


Nota: La “Relatione dell'Eccellentissimo Signor Gieronimo Cornaro Kavalier ultimo ritornato di Proveditor General dà Mar.” non è firmata, ma è siglata dal Segretario ducale Bianchi. Alla relazione sono allegati 4 documenti contabili (fra i quali i bilanci annuali e mensili – entrate ed uscite- delle Camere di Corfù, Zante e Ceffalonia dell'anno 1684).


A.S. Venezia, Collegio, Relazioni, b. 75.