4 ottobre| 1619 Pellegrin Bragadin
Dispaccio del 23 novembre| 1619|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
Non ho dato conto alla Serenità vostra doppo il principio dell’ingresso a questo mio regimento circa gli interessi di lei, divisandomi che il ritorno dell’illustrissimo et eccellentissimo capitano general rispetto ai pochi danari inviatimi per questi bisogni fosse di breve in queste acque et che con l’auttorità et intelligenza di cui senza apportarle tedio restasse provvisto, ma vedendolo tratenersi in levante ho stimato mio debito dar riverente conto alla Serenità vostra che ritrovandosi in Craina riviera del Signor turco dirimpetto a questa et all’isola della Brazza haver quelli habitanti al numero di cinquanta barche di piedi 24 in 26 l’una, che seben al presente si servono di esse in negotio potrebbero in alcun tempo apportar pregiudicio a questi habitanti e pur al presente in materia di peste, tutto che habbia procurato coll’emiro di Macarsca che non passino in questi canali, vogliono però traversare per li loro negotii, né a questi habitanti è cosa facile il trattenerli che non pratichino per il commodo che gli apportano del grano, carnazi et altro, in che per quanto son informato in altri tempi furono fatte abbruciar con auttorità suprema, né ho mancato io di prohibir nella mia giurisditione non li siano più vendute barche d’alcuna sorte, nemeno accomodate come col mezzo di Sua eccellenza procurarò sia fatto l’istesso a Curzola et Brazza. Et con l’occasione della visita ordinaria ho trovato alquanti sopra quest’isola haver arcobuggi publici, distribuiti dal clarissimo mio precessore nelli correnti motti che vengono malamente maneggiati, non havendo capitano che l’instruisca, onde ammaestrati potrebbero prestar il dovuto servitio in difesa propria et in servitio della Serenità vostra. Della camara di questa communità da me ritrovata grossamente debitrice et di molti bisogni questa fortezza non posso se non prometter alla Serenità vostra di assister per il buon governo d’esse a scoder essa camara come meglio stimarò convenirsi et doppo che haverò conferito con l’eccellentissimo signor capitano generale non mi scostarò dalli suoi prudentissimi commandamenti. Gratie etc.
Di Liesena a 23 di novembre 1619
Pellegrin Bragadin conte et provveditor
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 21.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro