22 dicembre| 1649 Filippo Boldu
Dispaccio del 4| febbraio| 1650|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
ho stimato miglior partito di pigliar a cambio li ducati 770 da esser pagati dalla Serenità vostra per mantenire queste militie, che lasciarle nel bollore della miseria in preda della disperatione.
Non viene mia lettera che non porti i più humili ricorsi così alla Serenità vostra, come all’eccellentissimo signor general, per la provigione a bisogno di questa importantissima piazza. A 7 corrente saran sette mesi che mi trovo a questa carica, et sia di doi vascellari di biscotto altro non è comparso di quanto è stato deliberato, e mentre col niente non si può parar alla necessità, ho dovuto fin sotto li 31 decembre ricever altri ducati 150 a cambio da patron Iseppo Gagriza [?] et ho principiato anco da patroni di fregate farmi lasciar in via di imprestito una parte moderata di lor capitali, perché in altro modo le militie non sarebbero state salde et i disordini sarebbero stati irreparabili, ma già che l’uso delle predette lettere, tutto che fatte in congiuntura di tante calamità, repugna al sentimento delle Eccellenze vostre, saran queste sodisfatte col resto degli altri debiti da me contratti per pubblico servitio all’arrivo dei 6000 ducati deliberati come vengo incaricato con ducali di 11 [?] decembre passato, se la somma del denaro potrà supplire a tanto peso.
È da rifletter però alla piaga che rimane aperta di queste miserie, et che dalla sola publica pietà può esser rissanata, non essendo valevole il solo mezzo di un povero rappresentante abbandonato di altra aviscenza [?] di far miracoli, et col niente mantenire il pressidio et un corpo di tante barche armate. La carità dell’eccellentissimo signor generale, come è propensa a suffragarmi, così prima del modo mi porge i lenitivi di compatimento; non posso senza mio gran rossore [?] rinovare a Vostre eccellenze la fiachezza di questi depositi, hora mai astenuati, per haverglielo tante volte significato.
Di già questi villici constituiti nella mendicità riccorrono a dimandare suffraggio di grano, per sodisfare il prezzo coll’entrate, et spetialmente quelle delle cinque ville del sboro di San Michiel, quali per decreto della Serenità vostra doverebbero haver un deposito in camera de ducati 600, investiti in biade a loro particolari disposite l’oggetto di una violenta necessità da provedere a questa occorrenza a le istanze, efficacissimamente fattemi dai capi di questa communità et università, mi han lasciato persuadere di far scaricare in queste monitioni un vascelletto perastino di 5000 staia di miglio, capitato da Corfù sotto nolleggiato di Suda [?] forte hebreo per Venetia, con speranza di poter esser compatita [?] dalla benignità pubblica questa mia deliberatione, sconta dal solo zelo di preservare i sudditi della Serenità vostra, di render avantaggiato il suo servitio colla moderatione del prezzo dal corso di cotesta [?] a questa piazza, per quello si intende, et di sollevarla dalle pese dei nolli, et ordinarà non sarà però trovato senza il compiacimento delle Eccellenze vostre, le quali supplico, quando applaudano la deliberatione, prescrivermi la loro volontà circa il stabilimento del prezzo medesimo, et il modo della sodisfattione colla consideratione del stato calamitoso in cui di continuo languisce questa camera.
Nonostante i commandamenti pregii [?] et la buona corrispondenza che tengono ragusei colla Porta, et ritornata questi giorni la loro nave di Albania senza alcun minimo provedimento [?] di grano, con che totalmente viene a svanire qualsiasi apertura che poteva sperarsi con questo mezo per sovenire questa parte; onde il sostentamento di queste militie et popoli è fondato assolutamente nella sola pubblica carità, la quale nel stato delle cose corrente è supplicata per il provedimento di altri 1000 stara di formento, perché se li sospetti stringessero, sarà poi necessario pensare a più abbondante ispeditione dei viveri.
La vicina mancanza anco dei biscotti richiede novo provedimento, come queste monitioni di legname di ogni sorte, et ferramente conforme le triplicate note inviate con diversa mano di mie riverentissime lettere, non ve ne essendo per quali si sia publica [?] occorrenza.
Di già partito il signor […] la […] con permissione, pur ha levato l’occasione delle competenze che però sono state essercitate con tutta la piacevolezza da questo signor […] Martinoni, qual deve prontamente aggiustarli al sapientissimo decreto delle Eccellenze vostre, come io non cessarò al ritorno del medesimo signro la longa di tener uniti nella miglioe et più affettuosa corrispondenza questi due soggetti, nel modo apunto che mi viene prescritto con altre ducali di 31 decembre passato. Gratie etc.
Cattaro, li 4 febraio 1649 m.v.
Filippo Boldu, proveditor estraordinario.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 1
Trascrizione di Francesco Danieli.