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10 aprile 1617 Piero Paruta

Dispaccio del 20 maggio 1617

N. (senza numero)

Clarissimo signor [?]
alli giorni passati scrissi a Vostra signoria clarissima che fosse contenta di presentare alcune lettere quale l’inviai per nome mio a Sua serenità, però non far altro senza mio novo ordine et mi perdoni del fastidio, la potrà avisarmi con prima occasione di quanto fosse per operare dal clarissimo mio precessore et con ciò fine la saluto caramente, potrà anco dire al clarissimo signor Giulio Marino zio de mio cursore che ancor lui non faci altro senza mio espresso ordine.

Di Arbe lì 20 maggio 1617.
Piero Paruta [?]

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.