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22 dicembre| 1649 Filippo Boldu

Dispaccio del 19 agosto| 1650|

N. (senza numero)

Serenissimo principe,
per la partenza seguita da Costantinopoli dell’eccellentissimo signor bailo, ha pensiero la moglie di Voino di valersi della strada di Ragusi, per far la rimessa del denaro o con mezo di hebrei, o di altri mercanti, per il riscato del marito, quando le succeda di raccoglier quella summa che viene desiderata per tal occorrenza. A questo effetto dissegna capitano [?] a Zara per essigger alcuna cosa degli avanzi di una sua barca armata. Ho voluto però far precorrer la notitia all’eccellentissimo signor general, per tutti i riguardi ponderati dalla publica singolar prudenza; dovendo io nel mentre continuar colle osservationi più accurate, per renderle meno facile il maneggio di questo affare, in che sarà impiegata l’opera con tutta la preavertenza et circospittione necessaria, conforme il prescritto dalle Eccellenze vostre in ducali di 16 luglio passato, quali sarano da me lasciate all’illustrissimo successore, onde all’occorrenza possa coll’uso della propria virtù incontrare il publico volere.
Si trova preposto alla direttione dei maini et pobori il governator Pietro Buiovich, senza alcun trattenimento o salario, et nel mantener quei popoli in fede, in obedienza et disposti a tutte le publiche occorrenze, non può esser avanciato il suo zelo, contribuendo anco col mezo dei confidenti diversi utilissimi servitii degli avisi et occorrenze dei confini; mi ha più volte considerato non poter ressister alla fatica, né alla spesa senza alcun publico assegnamento; la qualità del suo servitio si rende degna degli effetti della publica clemenza.
Si vanno estenuando questi depositi di formento et segale, et non men per la staggion vicina che comincierà a pesare che, per haver la sicità continua di molti mesi levato tutti i minuti così a questa giurisdittione come in Albania, è di necessità sian renovati con abbondante provedimento così per uso delle militie, come dei popoli. Dei biscotti egualmente vicino sarà il bisogno et di denaro le urgenze [?] sono inesplicabili; dopo haver con imprestiti privati mantenuto fin hora il presidio et reso languide le fortune dei sudditi, nel fervor delle occorrenze, mi abbandonano gli aiuti, trovandomi costituito in stato di non poter far il terzo corrente alle militie; il spazzo dei sali essendo totalmente declinato, et le altre rendite, portando insensibile commodo in comparatione dell’aggravio della camera. Li disordini preveggo inevitabili se con mano celere non viene supplito al bisogno dalla singolar pietà delle Eccellenze vostre, mentre a lungo la soavità et piacevolezza non può alimentare quella necessità che, combattuta da una lunga sofferenza, si rende degna di respiro et di sollievo. Il mio zelo verso il servitio della carica non raccordi ciò che è dovuto, et è per complice al bene di questa importantissima piazza. Gratie etc.
Cattaro, li 19 agosto 1650.

Filippo Boldu, proveditor estraordinario.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 1
Trascrizione di Francesco Danieli.