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15 aprile 1617 - 26 luglio 1617 Pietro da Molin

Dispaccio del 15 aprile 1617

N. (senza numero)

Serenissimo principe
feci sapere all’eccellentissimi signori proveditori generali Zane et Bellegno li eccessivi bisogni che questa sua terra si trova in stretezza delle monitioni, particolarmente di polvere, non essendone da poter carricare doi volte li pezzi, né si haverebbe modo di farne la debita deffesa nelle presenti occorenze di sospetti. Et se bene l’eccellentissimo signor general Bellegno mi dava speranza fi soccorermi, tuttavia non vedendone sin’hora alcuna provisione, son perciò astretto di farne nova dimanda a Vostra serenità, come la supplico riverentemente che si degni dal ordine che con ogni celerità possibile ne sia mandata in quella maggior quantità che con la somma sua prudenza giudicarà necessaria per sovvegno di questa piazza et delle fortezze di Vissichio et Starigrado. Raccordai riverentemente quelli eccellentissimi signori come faccio Vostra serenità che sarebbe molto a proposito di aggiongere in queste monitioni vinticinque archibusoni all’ordine, per adoperarli a queste muraglie in ogni occasione, attrovandosi queste poche genti che sono restate di non andar al suo servitio in maggior parte disarmate, et Dio guardi il bisogno, non si trovano persone da fattione sufficienti alla deffesa, quali vado adoprando con ogni vigilanza possibile per ben custodire et guardare la terra, attendendo esser avisato di porto in porto delle genti nemiche che capitassero in queste ascque, sicome l’illustrissimi signori conti di Spalato, et Brazza con molta vigilanza essercitata con somma loro virtù non cessano farmi consapevole d’ogni minimo sentire, come altresì io faccio loro, passandoci per gratia del Nostro Signore corrispondente buona intelligenza. Gratie.

Di Almissa, lì 15 aprile 1617.
Pietro Da Molin provveditore.

Trascrizione di Marco Rampin.