15 aprile 1617 - 26 luglio 1617 Pietro da Molin
Dispaccio del 26 luglio 1617
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
hoggi con la debita mia riverenza ho ricevuto le ducali di Vostra serenità di 14 del presente con il capitolo incluso da Napoli di aviso delli dissegni dell’armata spagnola, per causa della quale et dall’incursione di uscochi attendo tuttavia di fare in questa terra vigilantissime guardie, con questi pochi habitanti che sono restati di andare a servire Vostra serenità, non lasciando approssimarsi vascelli armati se prima non siano reconosciuti, che per tal effetto ho fatto allertare una di queste barche ben armata alla bocca di questa fiumana per la buona custodia di questa terra. Nella quale sono venuti per timore molti brazzani et liesignani più commodi con le loro robbe, moglieri et figlioli per salvarsi. In occasione della infestatione di questo luoco, overo della città di Spalato da nemici (che Dio guardi) habbiamo convenuto con l’illustrissimo signor conte di quella città vincendevolmente di aiutarsi, et sovvenirsi uno all’altro con quel più numero di gente che portarà la commodità del’occasione, vivendosi con sicura speranza di esser ancor sovvenuti da questi della provintia di Poglizza assai ben affetti alla Serenità vostra, rendendola sicurissima che quell’illustrissimo signor conte di Spalato usa diligenza inestimabile per ben custodire quella Scalla, invigillando giorno et notte al suo carrico, et veramente il Signor Iddio l’ha mandato in questi tempi callamitosi al governo di quella città, la quale con tutto il suo felicissimo Stato Nostro Signore conservi. Gratia.
Di Almissa, lì 26 luglio 1617.
Piero Da Molin provveditor.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.