6 giugno| 1604 Girolamo Duodo
Dispaccio del 6| giugno| 1602|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Essendo io venuto al governo di questa fidelissima terra di Albona di ordine di Vostra serenità ho rittrovato un bon principio di fabrica, così di torioni che fiancheggiano la muraglia, come il principio di restauratione di essa. Ho rittrovato anco un bon numero di artellarie che nel tempo che da Uscochi fu assaltata questa terra piacque a Vostra serenità di concederle a questi fedelissimi, nondimeno et una et l’altra resta infruttuosa, poiché manca un torione et mezo di un altro et in tre luochi la muraglia minaccia ruina, dimodo che non dandosi finimento a detta oppera quel ch’è fatto punto non giova alla salvezza di questo luoco. L’artellaria poi in ogni occasione che venisse non vi è chi la sappi adoperare. Questi fidelissimi mandano perciò va suo ambasciatore a piedi di Vostra serenità, senza l’aiuto della quale per la povertà di questa communità quest’oppera non potrà redurdi a perfetione et quando le paresse di mandar un capo de bombardieri che stesse almanco quatro o cinque anni, nel qual tempo potrebbe amaestrar degli altri, che poi senza spese potrebbono servire, giudico che sarebbe di servitio publico, rimettendomi però ad ogni miglior deliberatione che parerà di fare alla Serenità vostra, alla quale riverentemente mi raccomando.
Di Albona li 6 zugno 1604
Di Vostra serenità divotissimo servitore
Girolamo Duodo Podestà
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro