6 giugno| 1604 Girolamo Duodo
Dispaccio del 16 ottobre| 1605|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe, Signor colendissimo
Diedi riverentemente conto con altre mie alla Serenità vostra conforme all’obligo mio come in questa terra si attrovan molti pezzi di artellaria di bronzo senza che da alcuno sia manegiata, non attrovandosi veruno in queste parti che di questo carico ne habbi cognitione, né che sii atto a tal mistiero; et per sue lettere di 18 luio prossimo passato gratiosamente rispose che sopra ciò si haverebbe fatto alcune provisioni. Però non essendo fatto altro fino al presente, vengo di novo con la presente riverentemente riccordarla che quando così le paresse di mandar un capo de bombardieri per qualche anno si relevarian molti scolari de quali la Serenità vostra in ogni occorrenze si potrebbe valere. Questa provisione stimo necessariissima si per governo di essi pezzi, acciò non vadino de male, come anco per quelli accidenti che occorrer potessero per occasione o de uscochi o de confinanti Arciducali et per altri rispetti che dalla prudentia sua posson esser considerati. Tutta via mi rimetto ad ogni suo volere, nella cui gratia inchinevolmente mi raccomando.
Di Albona li 16 ottobrio 1605
Di Vostra serenità devotissimo servitore
Gieronimo Duodo Podestà
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 2
Trascrizione di Damiano Pellizzaro