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26 settembre 1795 Andrea Querini

Dispaccio del 7 giugno 1796

N. 25

Serenissimo Principe,
ho venerato jeri al ricapito del tenente di cavalleria Nachich nelle ossequiate Ducali primo corrente il sovrano comando di Vostra Serenità.
Commosso lo spirito d’ingenuo cittadino in tanta urgenza di pubblico pericolo, irrequieto nei sentimenti veraci di patrio zelo, io vorrei pure, che i divisati suffragi dipendessero dal solo mio voto, onde nell’immediata loro missione i delicati e sommi oggetti di governo, e della Dominante, che nell’attual inviluppo delle pubbliche emergenze angustiano tanto i sovrani Consigli, avessero la sperata risorsa a difesa della Serenissima Patria.
In mezzo però alle più critiche circostanze della Provincia, diretti i miei studj al pubblico bene; ho spinto l’attivo tenente Nachich nel territorio di Knin, onde ravvivando la devozion di que’ sudditi al pubblico nome, e l’attaccamento alla benemerita famiglia, in unione all’attivo colonel della Craina gareggino coi Sardari nell’union possibilmente più numerosa, e sollecita di que’ terrieri.
Tutti i capi territoriali del contado agiscono al comandato ammasso, ed ho ragion di credere, che da ogni riparto della Provincia fra brevi giorni inoltrate alle rispettive marine le proprie craine. Io sarò in grado di autenticar all’Eccellentissimo Senato il divoto mio zelo, ed a visibili prove questi sudditi l’incorrotta fede al Principato.
A queste rive, a quelle di Sebenico, Traù, e Spalato ho disposti capaci bastimenti pel più celere imbarco.
Con due manzere è diretto a Macarsca, e Narenta il capitano Signoretti, il quale appena riavuto da lunga e pericolosa malattia accolse di buon grado l’impostagli commissione.
Coll’espressa Brazzera Rovignese proseguì a Cattaro il capitano Andrea Cestacchi, onde presentar a Sua Eccellenza Capitan in Golfo l’annessami Ducale, ed all’Illustrissimo Provveditore Estraordinario le relative istruzioni per l’imbarco dentro tre giorni delle quattro Compagnie Oltramarine tenente colonnello Xiscovich; capitan Alberti; capitan Rugarovich, e fu capitan Visinoni ultimamente decesso.
A scanso di funeste dilazioni s’incamminano per quella superiore Provincia quattro compagnie Italiane imbarcate in due manzere, le quali nel retrogrado viaggio serviranno al trasporto delle suaccennate nazionali, e del distaccamento colonnello Bellafusa, finora occupate al servizio in quel riparto.
Istrutto l’Illustrissimo Provveditor Estraordinario delle pubbliche esigenze, e comandi, saprà con quell’energia, che lo distingue rinvigorir in quelle popolazioni il sentimento di suddita fedeltà, e condurle al pronto servizio.
Anche l’esperto e benemerito sergente maggiore di battaglia Cleva accelerando costì l’inculcata comparsa offrirì nuove prove di sua abilità in sì critici momenti.
Ammoniti tutti i nobili huomini rappresentanti della Provincia del torbido aspetto delle cose, che compromette la sicurezza del governo, li ho eccitati a cooperar con tuta fermezza alla raccolta delle craine, e dalla mission della truppa nazionale, che per necessità staccata in ristretti corpi arma i varj apprestamenti del riparto con quelle viste, che consiglia la gelosa materia di sanità, e i riguardi confinarij.
A misura che mi giungano le riunite compagnie io non lascerò inoltrale immediatamente costì a pubblica disposizione.
Dimane intanto scioglierò immancabilmente la Galera coperta dall'abile nobil huomo sopraccomito Pasqualigo colla scorta d’una galeotta; e subitochè sia approntato l’armo de’ nazionali la susseguirò l’altra diretta dal nobil huomo sopracomito Muazzo: entrambi con impazienza anelanti di palesar il zelante carattere di onesti Cittadini.
Fra pochi giorni saranno approntate le craine, e mi lusingo, che trasfusa nei capi territoriali, e nè sudditi la mia sensibile impazienza di servir utilmente alla patria, Vostre Eccellenze nei successivi giornalieri ricapiti delle medesime a cotesti lidi, potranno compiacersi d’aver onorata della lusinghiera loro fiducia l’opera d’un ingenuo cittadino. Grazie.
Zara 7 giugno 1796.
Andrea Querini Provveditore Generale in Dalmazia e Albania.

Nota: Arrivato il 12 giugno.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Provveditori da Terra e da Mar e altre cariche, b. 467 (ex 662).
Trascrizione di Guglielmo Zanelli.