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6 maggio| 1610 Lorenzo Avanzago

Dispaccio del 3| luglio| 1610|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe,
dopo l’haver io inviato già molti giorni il dissegno alla Serenità vostra di parte di questo territorio con alcune scritture pertinenti alli luochi contentiosi tra questa sua giurisditione et quelli di […] luoco arciducale, vengo a dar conto come quelli non hanno voluto cessar di continuar ad usurpar dei medesimi luoghi, con havermi fatto seminar a gran pregiuditio delle ragioni della Serenità vostra, et perciò mi ha parso bene di espedir hoggi il Capitano di queste ordinanze con un numero de soldati, et ho fatto tagliar et calpestrar detti seminati, et questo stante il strano proceder di questi confinanti, per non pregiudicar in conto alcuno alle ragioni della Serenità vostra, per aspettar poi alcun ordine da lei in questo proposito. Non volendo io restar con tale occasione di raccomandar alla Serenità vostra l’espedition della supplica [?] porta già dalli agenti di questa sua fidelissima communità, intorno al poter continar a tagliar le legne di queste costiere, come intendo l’hanno fatto sempre per il passato, senza la qual comodità et alcun poco utile che ne sentono, non so come potessero veramente vivere questi suoi sudditi, et attender alle ordinarie […] senza alcun premio, come fanno al presente con ogni diligentia, et alla buona gratia della Serenità vostra humilmente mi inchino et raccomando.
Di Albona, li 3 luglio 1610.
Della Serenità vostra humilissimo et divotissimo servitore.

Lorenzo Avanzago, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 6
Trascrizione di Francesco Danieli.