• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

26 marzo 1617 - 7 giugno 1617 Paulo Emilio Da Canal

Dispaccio del 17 aprile 1617

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
l’altro giorno diedi conto alla Serenità vostra delli avisi che tenivo di terraferma da persona a me molto confidente, in conformità di quali hoggi medesimamente mi sono giunti li qui inclusi avisi di 14 et 15 del corrente, li quali ho voluto col solito della mia riverenza far consapevole la Serenità vostra. Gratie.

Di Veggia, lì 17 aprile 1617.
Paulo Emilio Da Canal provveditore.

Allegati: avvisi del confidente del provveditore di Veglia (n°1).

Allegato n°1

In lettere del provveditor di Veglia de 17 april 1617.
Avisi dell’illustrissimo signor proveditor di Veggia ricevuti lì 14 aprile 1617.
Che li 60 segnani quali s’attrovano in Fiume da vinti di loro sono andati a Pisino dal loro capitano, dove dicono attrovarsi ma però non sapere la causa.
Che 20 thodeschi venuti ultimamente a Fiume sono andati a Castua et vinti a Veprinaz.
Che 15 segnani sono passati heri mattina con sei thodeschi alla volta di Segna con 12 cavalli carichi di farina.
Che vinti soldati d’Ottochiaz et Brigno, li quali andanno domeniga passata a Fiume, condussero seco tre putti fatti schiavi già alcuni giorni, et quelli anco lasciato a Fiume essendosi hieri passato parati et andati a casa loro.
Che sopra la Morlacha da Fiume et Segna si sono scoperti da quattro compagnie di morlachi dicendosi in terraferma che il bassà della Licha doveva mantenirli in quella montagna et che perciò il proveditore di Buccari habbi dato alli suoi capitani del Vinodolo che non dovessero permettere a niuno d’approssimarsi alla montagna per non esser assaltati overo fatti schiavi, et che per tal causa quelle genti sono tutti in timore.
15 aprile 1617
Che una compagnia di morlachi s’è incontrata con cinquanta sudditi del Conte di Srino [?], li quali venivano a Buccari per dar cambio ad altri tanti soldati che vanno ordinariamente alla custodia di quel luoco, dandosi cambio ogni 15 giorni, et che hanno combatuto insieme lontano da Buccari una giornata et che li morlachi oltre li morti hanno fatto da sei prigioni.
Si conferma d’esser passate sabbato et dominica alla sfilata verso Ottochiaz et Bregno spargendo voce di voler andare a Pisino per trovar il capitano di Segna, et poi passare a Trieste nondimeno sono passati per Crelino[?] per haver vettovaglia tra quali vi erano da dieci soldati a cavallo bene armati.
Si verifica la venuta delli thodeschi a Fiume, ma però non si sa la quantità ne meno a che effetto sono venuti.
Che alcuni giovani segnani hanno comprato a Fiume due barche picole, cioè una fregatina et una bruchesa per voler con quelle far la pescagione a Segna.
Che giornalmente da Fiume vengono portate vettovaglie a Segna per terra et a cavallo, et specialmente heri mattina andarono alla volta di Fiume 12 soldati sa Pernize ben armati.
Che havendo l’altro giorno l’illustrissimo signor Auretini proveditor delli For[?] un alcune barche armate della Serenità vostra in tempo di notte andare sotto Fiume quelli di Buccari, et altri della Riviera alla minaccia stano in timore dubitandosi si sbarco, et per tal causa il proveditore di Buccari ha scritto quel istesso giorno perché Vinodolo che stiano vigilanti.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.