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1 marzo| 1610 Giovan Battista Marin

Dispaccio del 16 marzo| 1610|

N. (senza numero)

Serenissimo principe,
doppo che io servo la Serenità vostra in questo carico, l’ho sempre raguagliata et certificata tanto degli animi contrarii et infocati di queste fattioni de cittadini et populo, quanto del pericolo et ruina che soprastava all’una et all’altra con tuta l’esterminio di questo suo luoco, poiché veramente dalle loro attioni chiaramente ha potuto ciò comprendere. Sotto di primo instante le notificai con mie quel moto che fece questo populo con alcuni di questi, che se ciò non ostava poteva succeder gran male. Hor gliene rapresento un altro di dominicia passata occorse, non men grave del primo, con alcuni altri in sprezzo evidentissimo dei miei proclami ultimamente publicati, inherendo agli altri fatti in tal proposito dalli Illustrissimi signori Francesco Priuli et Giovan Giacomo Zane, generale. Ho fatto formare diligente processo et retenire i due principali di questo fatto. Non mancarò in parte alcuna di amministrare la debita giustitia per publico servitio. Ricordo bene alla Celsitudine vostra che se io havessi forze, non succederiano così facilmente questi inconvenienti, il che rimetto alla solita somma sua prudentia. Gratie etc.
Di Pirano, alli 16 marzo 1610.

Giovan Battista Marin, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 6
Trascrizione di Francesco Danieli.