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26 marzo 1617 - 7 giugno 1617 Paulo Emilio Da Canal

Dispaccio del 27 aprile 1617

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
quelli di terraferma che non heri l’altro vennero a danni di quest’isola siccome diedi conto riverente alla Serenità vostra sono stati al numero di 36 solamente, si come vengo certificato da otto schiavi di nostri, li quali sono stati lasciati venir a casa da quelli di terraferma, acciò facino la provigione del dinaro per il rescato havendo trattenuto li figli et rimandato li padri con assignar lire 100 per testa di rescato in termine de giorni sette solamente, con minacciar mentre in detto termine non venghino dato detto riscato di quelli voler vendere alli turchi overo [martolasi?], non curandosi di dar detti nostri schiavi a cambio con li loro dalli nostri fatti, onde si vede che detti di terraferma s’attrovano in gran penuria et necessità di danaro, per il che mi è parso di far soprastare esso riscato fino ad altro ordine dell’eccellentissimo proveditor generale Belegno, acciò venga et quella deliberatione che gli parerà essere per miglior ispediente, per il che quanto al mio giudicio direi che non fosse permesso altramente il rescato, perché quando ciò venisse fatto si potrebbe dire che quasi ogni giorno verrebbono fatti schiavi li sudditi della Serenità vostra per causa delli mancamenti delle barche armate della Serenità vostra, le quali si veddono mencare del debbito loro, per il che 36 persone di terraferma fanno maggior danni nelle isole et luochi della Serenità vostra di quello che le barche armate fanno nelli luochi di terraferma, con tutto che sono molto maggiori le forze delle barche armate della Serenità vostra, così delle genti come anco delle commodità delle barche, et altro che quelli di terraferma non sanno, la onde di tal particolari ho voluto riverentemente far consapevole la Serenità vostra assicurandola che io non manco si come per il passato non ho mancato di conservar et consolar questi sudditi, con dar alli schiavi bona speranza per la libertà loro in forme alla mente della Serenità vostra. Gratie.

Di Veggia, lì 27 aprile 1617.
Paulo Emilio Da Canal provveditore.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.