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26 settembre 1795 Andrea Querini

Dispaccio del 17 giugno 1796

N. 30

Serenissimo Principe,
dopo segnato li 14 andante il divoto numero 28 ho verificata la spedizione costì nei due giorni successivi di trecento novanta una craina, raccomandate alla vigilanza dell’alfier di oltremarini Signoretti, dei due cadetti nazionali Zappich, e Lupi, e del fu alfiere di collettizie conte Giuseppe Videvich, il quale gareggiando coll’altro fratello nell’onor di servire, divide con esso l’affezione benevole delle craine di Sebenico.
Mentre non ommetto tutti gli sforzi, onde attraere di buon grado l’ingenita divozion di questi fedeli sudditi ad un pronto servizio, e mentre l’ossequiosa loro affluenza autentica a non dubbie prove la propria puntualità; io verso tutto dè nella più imbarazzante angustia, per incolpabile difetto di opportune imbarcazioni.
E’ tale la vivacità del suddito entusiasmo di accorrere alle pubbliche esigenze, che mal soffrendo l’obbietto de’ bastimenti non atti ad un contemporaneo trasporto, gareggiano di sollecitar il loro ricapito a queste rive con piccole Barche, onde restando addietro non essere imputati con taccia di Sudditi senza coraggio, ed attaccamento a Vostra Serenità.
Ma questa smania, che da risalto al carattere di leal sudditanza, accresce la mia apprensione, giacchè esaurite le possibili risorse per la più celere loro imbarcazione, mi trovo spesso senza consiglio ad un addatto provvedimento.
Vanno tuttodì, come mi conta da Pubblici riscontri, aglomerando alle marine principalmente di Sebenico, e Spalato i terrieri estratti dai territorj montani, e mi si ripetono da ogni parte nuovi bastimenti, onde dirigerli a queste, e poi alle rive della Dominante.
Intanto questa sera si staccano dal Porto le craine di Spalato divise in quattro bastimenti al numero di 536, sotto la custodia del colonnello Matutinovich, del vice sardar di Clissa Ivannizio, del cadetto Pinelli e del cadetto Knapich ambidue oltremarini.
Partono contemporaneamente le Compagnie Nazionali tenente colonnello Medin quest’oggi arrivata dal riparto del Golfo, e colonnello Zulati sotto la direzion dell’alfiere Chiliachi, detratti quattordici individui, che sono rimasti alla Morlacca.
Potrei lusingarmi fra non molti giorni di esaurir per quanto concerne il riparto della Dalmazia interamente i sovrani comandi, se la mancanza di legni non ne remorasse il desiderato effetto.
Anche all’Eccellentissimo Savio alla Scrittura ho significate le mie angustie per tal conto.
Le ripari l’Autorità di Vostre Eccellenze colla mission di convenienti imbarcazioni, col riflesso anche di non divider gl’individui di una stessa provenienza, sottraendoli dall’occhio vigile de’ naturali loro capo craina. Grazie.
Zara 17 giugno 1796.
Andrea Querini Provveditore Generale in Dalmazia e Albania.

Nota: Arrivato il 20 giugno.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Provveditori da Terra e da Mar e altre cariche, b. 467 (ex 662).
Trascrizione di Guglielmo Zanelli.