• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

3 marzo 1617 - 22 luglio 1617 Marin Garzoni

Dispaccio del 5 maggio 1617

N. (senza numero)

Serenissimo principe
erano questi mercanti turchi della Scala capitati a così gran timore che havevano fin ordinato che fossero loro mandati cavalli per ritornar le mercantie in paese, quando avisato io amichevolmente da alcuno d’essi, ho procurato con ogni desterità possibile di riomverli dal timore, et trattenutoli tanto con la speranza del presto arivo delle galee di mercantia, che giunto qua l’eccellentissimo signor proveditor generale ha potuto la sua presenza et l’ordinaria sua gratiosissima et valorosissima maniera acquietarli del tutto, onde giunte al fine le galee, colti d’estrema allegrezza hanno caricato le loro robbe fra esse et tre fregadoni grandi, et se ne vengono con cinquemilla coli in circa al destinato viaggio costà, parendo che dall’arrivo di dette galee in qua torni a ridricciarsi la scala, giungendo ogni giorno qualche caravana dove prima per li sopradetti sospetti dei bertoni era sospeo del tutto il passarvi alcuna sorte di negotio. Anzi ingelositi tutti questi turchi confinanti, havevano mosso il sanzacco di Clissa a far calar gran numero di gente in questi contorni, mostrando diffidenza grande et temendo intelligenza fra Spagna et Vostra signoria, senza voler passar a consideratione c’alcun ragionevol discorso, che ha cagionato fino dissemination di voci, di voler sorprenderli alcuna delle sue città alle marine, come questa o altre fin tanto che occultamente non s’hanno certificato con la fugga data dalle forze dell’Eccellenze vostre ai vascelli del duca d’Ussuna. Consolandosi all’hora, et rallegrandosi poi maggiormente al presente con la nova hautasi del valor dimostro delle navi di Vostra serenità in faccia della fortezza di Brandici, dove li hanno ridotti a ricoverarsi. Gratie.

Di Spalato a 5 maggio 1617.

Marin Garzoni conte e capitano.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.