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3 marzo 1617 - 22 luglio 1617 Marin Garzoni

Dispaccio del 18 giugno 1617

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
anco fra l’angustia della mia natural debolezza mi favorisse il Signor Dio bona occasione di servir Vostra serenità, se non come vorei et son tenuto come posso almeno. Poiché ne presenti sospetti dell’armata spagnola et delli colegati uscocchi congionti con essa per trofeo delle sue vergogne, ho ridotti questi turchi confinanti di Clissa et di Salona a ben intendersi fra loro, siché occorrendo ad ogni minimo moto et ad ogni semplice mio aviso, compariranno alle rive dell’Eccellenze vostre, unita et prontamente armati contro il stimato da essi comun nemico. Confermandomelo con testimonio di persone espresse mandatemi da loro, et da me gratiosamente perciò raccolte, con assicurarli all’incontro che non mancheranno elle mai di corisponder con pari dimostratione d’affetto et d’amichevol congiuntione per la ottima intelligenza che passa con la maestà del Gran signore. Dovendo così questa ingiusta mossa delli perturbatori della quite di Vostra serenità esser per riuscir senza alcun dubio et pentimento dell’altrui vasta temeritò, al nome dell’impero veneto, un vero termine d’ogni humana grandezza. Il che supplico l’Eccellenze vostre di gradire in me con l’ordinaria loro benignità, come parto di vera devotione, per dimostrarsi queli elle son in effetto, non meno eccellenti nell’opere della gratia che in quelle della gloria. Gratie.

Di Spalato, a 18 giugno 1617.

Marin Garzoni conte e capitano.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.