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3 marzo 1617 - 22 luglio 1617 Marin Garzoni

Dispaccio del 29 giugno 1617

N. (senza numero)

Serenissimo principe
Invigillando io quanto più mi si concede dalla natural mia debolezza nel servitio di Vostra serenità, et procurando di conservarmi amico ogn’uno con opera del quale io possa avantaggiare ogni (ben che minimo) interesse dell’Eccellenze vostre, ho sotratto in confidenza dal turco scrivano, agente dell’emino di questa Scalla, come il suo padrone, che è certo Cusain begh, habbia tolta ad affitto, oltre questa, la Scalla di Ragusi, nodrito da gran speranza di grosso utile che potesse darli per il patto che asserisse egli correr fra ragusei et spagnoli, assicurandolo essi da ogni danno che potesse esser inferito da uscochi alli mercanti che capitaranno a Ragusi, per la conventione che dicono ragusei haver con detti uscochi et con spagnoli unitamente, il che confermandosi con il successo seguito li giorni passati, per la restitutione fatta dalli vasselli del duca d’Ussuna, della presa di certa fregata con robbe di turchi sopra, liberando insieme due turchi che vi si trovavano. Ho voluto ad ogni buon fine, parendomi negotio di gran momento, notificarlo alla Serenità vostra, soggiongendole col solito della mia riverenza continua nondimeno il giunger robbe a questa Scalla, sebene non con l’ordinario concorso, per il tardar delle galee di mercantia. Il viaggio frequente delle quali è et sarà sempre (a creder mio) il vero sostegno et agumento di essa, poiché di ciò solamente et non d’altro sanno aggravarsi questi mercanti, che tratengono perciò le loro robbe in paese, sino all’aviso dell’espeditioni di esse. Gratie.

Di Spalato, a 29 giugno 1617.

Marin Garzoni conte e capitano.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.