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3 marzo 1617 - 22 luglio 1617 Marin Garzoni

Dispaccio del 22 luglio 1617

N. (senza numero)

Serenissimo principe
Questa mattina si è levata l’armata di Vostra serenità incaminatosi verso l’acque di Sebenico per unirsi coll’illustrissimo signor proveditor Civrano, et per haversi qualche aviso che intorno a quei scogli si sia fatta veder una squadra di galee di Spagna. A pena si è mossa da questo porto, che sono comparsi tutti questi mercanti dalla Scala, et mi hanno fatto le lamentevoli instanze previste da me di potersene tornar parte in paese con le loro mercantie et parte che li siano ricevute dentro nella città, per assicurarle. A gl’uni et a gl’altri ho procurato con parole di dar sodisfattione, trattenendoli nelle speranze fin tanto che prendano l’Eccellenze vostre o questi eccellentissimi signori proveditori generali qualche espediente in negotio di tanta importanza. Havevano molti di essi assentito di caricar sopra fregade o altri vascelli et condursi sino a Zara ben accompagnati in sicuro, ma par che hora vacillino nella oppinion propria, dovendo rissolversi di ciò al ritorno che farà l’eccellentissimo signor general da piare in questo luogo per tal effetto. Mi sono anco comparsi innanti questi cittadini la seconda volta, come pur han fatto al medemo eccellentissimo signor generale, et con destra maniera (facile però da intendersi) mi hanno esposto che trovandosi qua valsente per un millione in circa di ragion della Scala, potrà il rispetto di tanto utile mover facilmente la cupidiggia spagnola ai danni di questa città, et che però non vi essendo gente non sapranno come diffendersi, per restar privi delle vite et delle sostanze loro in un punto, avertendomene per ciò e rapresentandomi le parole per imagini del cuore. Ho pensato per tanto di veder se fosse possibile d’haver qualche aumento di gente per far raffrenar il timore et la mala volontà in molti di questi habitanti, et per assicurarmi nella diffesa per servitio di Vostra serenità, et mi promette il cavalier Michiel Mattiascevich di farmi subito havere l’ordine cinquanta huomeni scielti della provintia di Poglizza, dominio del Signor turco, ma devotissimi del nome veneto, col stipendio di tre ducati al mese, a ragion di dodici paghe all’anno, come hanno questi pochi fanti italiani che servono a questa custodia al numero di trenta, a quali uniti quelli che voranno degnamente servir l’Eccellenze vostre et dimostrar con effetti la loro fedeltà, si potrà volgier la fronte al nemico, et ressister a suoi perfidi tentativi. Questo tanto ho voluto rapresentare alla Serenità vostra, perché resti servita di darmi subito qualche ordine in diligenza acciò non si faccia la delatione fiera nemica di si gran bisogno, rapresentato pur da me all’eccellentissimo signor proveditor general Zanne, perché o dall’una o dall’altra parte venga opportuno il soccorso, in così estrema urgenza, concernente altissime et dannosissime conseguenze. Gratie.

Di Spalato, a 22 luglio 1617.

Post scritta: hora a punto mi giunge sicuro aviso essersi unito l’illustrissimo signor proveditor Civrano con Sua eccellenza et con l’armata a Santa Eufemia, loco distante di qua dodici miglia in circa.

Marin Garzoni conte e capitano.