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7 aprile 1617 - 22 luglio 1617 Alvise Zane, Marco Giustinian, Piero Quirini

Dispaccio del 21 maggio 1617

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
inserte a queste, sono lettere dell’eccellentissimo signor bailo in Costantinopoli, con le quali ci afferma il sanzaccato di Licca nella persona di Musli Bei, detto Mustafà Albanese, che con altre sue qui annesse, pur della medesima continentia, le ha inviate per doi de suoi aghé, partiti da questa città benissimo trattati, et molto sodisfatti per la ricevuta cortesia, con la ricognitione di una veste di seta, otto candellotti et alquanti cristalli. Habbiamo complito seco con affettuose lettere congratulatorie per la sua elettione a quel carico, offerendosi conforme l’ordinario di amorevole et cincera vicinanza di questi confini, et eccitando l’animo suo per la loro quiete. Per godimento della quale, sicome nel passato habbiamo usata ogni desterità con Hussumovich sanzacco precessore di mala inclinatione, così nell’avenire esserciteremo quelle vie maggiori che potranno servire di conservarli in pace. L’effetto di che, speriamo, non solo dal studio che tenemo con tutto lo spirito alli publici affari, ma insieme dalla buona dispositione ch’esso Mustafà sanzacco dimostra verso gl’interessi di Vostra serenità. Alla intantia ch’egli fa per indur me proveditore ad abboccarmi seco, è stato risposto di non poterlo sodisfare, fingendo che ciò mi rincresca per esser prohibito alli rappresentanti Vostra serenità di ridursi con alcun ministro d’altro principe esterno; il che è parimente stato repplicato a nuova richiesta fattaci da lui in questo proposito, prima che habbia vedute le nostre lettere, usando però io, concetto, che lo rende capace ad accettare questa iscusatione senza perturbatione dell’animo suo, nella qual opinione continuarò sino a tanto, intenderò quale sia il senso di Vostre eccellenze illustrissime, alle quali diamo di tutto ciò riverente conto, per il debito che ci aspetta, mandando copia di un costituto per alcuni animali depredati su questo territorio al scoglio di Coronata, da due barche grandi ponentine, come ne habbiamo avisato l’eccellentissimo signor general Bellegno et perché in questa Camera non si trova il presente da risponder al detto sanzacco, si degneranno Vostre Eccellenze Illustrissime di farlo inviare quanto prima, acciò che la presta ricognitione servi per maggiormente tenirlo in offitio. Gratie.

Di Zara, lì 21 maggio 1617.

Alvise Zane conte, Marco Giustinian capitano, Piero Quirini provveditore generale della cavalleria.

Allegati: lettera del bailo di Costantinopoli ai rettori di Zara (n°1); lettera del sangiacco di Licca ai rettori di Zara (n°2); costituto riguardante il furto di bestiame nelle isole Incoronate (n°3).

Allegato n°1

In lettere delli rettori di Zara, et proveditor della cavallaria in Dalmatia de 21 maggio 1617.

Lettera dell’eccellentissimo signor bailo di Costantinopoli alli rettori et proveditor alla cavallaria in Zara.
Diedi conto con le mie lettere di 16 del presente alle Serenità vostre illustrissime della mutatione dell’Ussumovich di sanzacco di Licca, et ch’era dal signor primo vesir stato eletto Musli Bei detto Mustafà Albanese, alle quali riportandomi in tutte le loro parti, aggiungo con le presenti che se ne venirà egli al suo carico, et le farà capitar queste, che serviranno perché le Serenità Vostre Illustrissime si avertino che haveranno un buon vicino, et che da lui potranno sperare ogni favore, non solo nelle presenti commotioni, ma in ogn’altra occasione ancora. Onde sarà necessario vederlo volentieri, et accarezzarlo, honorandolo di quella maniera che si conviene, così comportando il buon servitio delle cose nostre, et alle Serenità Vostre Illustrissime bacio la mano.
Dalle vigne di Pera, a 20 di febraro 1616 [1617].
Almorò Nani bailo.

Allegato n°2

Lettera del sanzacco di Licca alli rettori, et proveditor della cavallaria in Zara.

Ricevuta lì 18 di maggio 1617.

Da noi Mustaf Begh di Licca, et della Corbavia, et della Crovatia, et del contado. All’in tutto molto alta et sublimamente honorevoli signori conte et capitano et proveditor della cavallaria molto cara salutatione. Acciò sappia le Signorie Vostre come in sanità venissimo al Sanzaccato, dalla Porta del serenissimo et potente Gran signore, ivi si habbiamo abboccato col signor bailo, et mandò alle Signorie vostre doi lettere per mano nostre, le dette lettere mandamo per il nostro Hassan Begh, et Handan Aghà, oltre le lettere che mandamo, a bocca habbiamo ragionamenti con le Signorie vostre di quanto habbiamo parlato col signor bailo alla serenissima Porta del Gran signore pregamo le Signorie Vostre che si affatticasse il signor proveditor, che si ritroviamo, et abbochiamo in amore et in honore dove l’è similitudine, che li poveri vivano in pace da ambe le parti, et che cosegnamo il commandamento dalla bocca del signor bailo.

Allegato n°3

1617, Adì 20 maggio.

Pietro Zocco Ferletich da Vasman, bovaro del signor Pietro Civalelli al scoglio Coronata, riferisce:
giovedì passato di sera circa le 23 hore venne da Ponente al detto scoglio due barche grande; una rossa de banchi 20 in circa, con tre albori de vella sa taglio, con puppa et spiron longo due passa; et una negra de due velle da taglio, circa de 15 o 16 passa, e tutte e due potevano haver circa cento huomini, de quali sbarcatane buona parte, tolsero per forza vintidue animali cavrini, et di poi partitono verso Puglia.