7 aprile 1617 - 22 luglio 1617 Alvise Zane, Marco Giustinian, Piero Quirini
Dispaccio del 4 giugno 1617
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
venerdì sera, all’isola di Peschiere lontana da questa città circa 20 miglia, alle gengive del mare situata et di rimpetto alle marine di sottovento, vennero due barche d’uscochi con huomini cento sessanta in circa, sotto la custodia delli capitani Tisco Craglianovich et Mattio Clascanin, et arrivati nel tempo di notte ruppero le case et condussero a forza circa cento cinquanta huomini, tra mercanti zaratini et d’altri lochi, in un magazeno grande, et poi circa le 11 hore del giorno seguente, che fu sabbato, videro la barca delli fratelli Zuanne et Mattio Saizza da Cluclissa che pescava. Tre delli uscochi predetti, montati in una brazzera andorno a lai alla sudetta pescarezza, et la ferno andare alle Peschiere et li condussero ove havevano riposti li altri, et facendo unire insieme la gente di cadaun loco, citè li zaratini a parte, et così delli altri lochi. Di poi, essendo detti uscochi armati d’arcobusi, semiterre e manarini, tagliorono la testa a sedeci o disdotto persone, la maggior parte mercanti zaratini, et poi con li altri trattando accordo di riscatto condussero tutti li presi in un altro casale, et levando una tavola dal sofitato, li buttorno in fondo menando seco sei o sette huomini per pegno. Tolsero dalle case tutti li danari che rittrovorno, et anco tutte quelle robbe che stimorno buone per loro. Tagliorno a pezzi tutti li barilli di salumi che rittrovorno, buttando il pesce a male. Affondorno trentatre barche tra pescarezze et d’altra sorte, et due fregate, una carica di formaglio et una di vino che andavano alla volta del campo. Il che fatto, andorno alla volta di Puglia. Avisiamo riverentemente a Vostre eccellenze illustrissime questo strano et inhumano accidente, sentito con molto spavento e timore di questi popoli, et in questo punto medesimo ne inviamo la certezza all’eccellentissimo signor general Bellegno, non havendo noi che altro dire in questo proposito. Gratie.
Di Zara, lì 4 giugno 1617.
Alvise Zane conte, Marco Giustinian capitano, Piero Quirini provveditore generale della cavalleria.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.