7 aprile 1617 - 22 luglio 1617 Alvise Zane, Marco Giustinian, Piero Quirini
Dispaccio del 29 luglio 1617
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
Per mano di Choxa turco ispedito qui da Mustaf begh precendente sanzacco di Licca detto Hussumovich, ricevemo in questo giorno sue lettere dell’aggiunta copia, dalle quali vedrà la Serenità vostra l’offerta che ci fa a nome di lei, come in esse. Noi perciò, benché con buona occasione dei commandamenti inviati dal Signor turco in questi confini per opera dell’eccellentissimo signor bailo di Costantinopoli per il publico servitio, facessimo (con ordine dell’eccellentissimo signor generale Zane) intender che si desiderava estrazer de loro sudditi turcheschi, non habbiamo voluto passar più avanti sopra la presente propositione, non havendo autorità di concluder cos’alcuna, né cerca la quantità delle genti, né in qual loco intenda Vostra serenità che dovessero servire, come della paga, et del premio a quelli che li estrazessero, che per nostro parere sarebbe di un tanto per testa. Il detto Mustaf ci fa dire a boc[ca] il desiderio grande che tiene che al Signor turco sia fatta sapere questa sua pronta natione, si per acquistarne merito, come perché gli sia assignato il commando di quelli suoi sudditi che veniranno al publico servitio. Egli s’attrova hora a Bicach tre giornate discosto da questa città, dove habbiamo stimato bene di trattener il sodetto Choxa per otto o dieci giorni in circa, trattandolo come si conviene, a fine che [?] Vostre eccellenze illustrissime potiamo subito stabilir seco quel tanto che parerà all’essemplar loro prudentia, ispedendo noi questa barca in diligenza, et perché possano elle haver intorno le cose predette quella consideratione che giudicaranno propria del loro servitio, et per ricever col rittorno di essa la publica volontà alla quale daremo la debita essecutione. L’armata della Serenità vostra hieri mattina fecce levata da Preichio, tirando verso Santo Arcangelo, ma non habbiamo ancora certezza se sia girata verso Liesena, overo alla volta di sotto vento. Della spagnuola non tenimo aviso alcuno, se ben per tal effetto habbiamo fuori bonissimi ordini. Invigilando noi conte, et capitano per riverente essecutione delle ducali di Vostra serenità delli 20 del corrente, et per debito naturale che tenimo alla patria di sotrare li andamenti de nemici per avisarli subito a Vostre eccellenze illustrissime, alle quali dicemo riverentemente che il fidel Ottavio Dall’Oglio, dopo il successo delle galere della mercantia, non capitò qui, ma a Sebenico, et che in questa città non venne altro che certo Zurma, delle quale fu disposto dall’illustrissimo signor proveditor dell’armata. Gratie.
Di Zara, lì 29 luglio 1617.
Alvise Zane conte, Marco Giustinian capitano, Piero Quirini proveditor general della cavallaria.
Allegati: lettera di Mustaf begh ai rettori di Zara e al provveditore della cavalleria in merito al reclutamento di sudditi turchi al servizio di Venezia.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin